La Red Bull è stata - con tutta probabilità - la grande delusione del Gran Premio di Monaco. Il sesto posto di Verstappen ed il ritiro di Pérez hanno contribuito al peggior risultato di squadra degli ultimi anni, e le cose potrebbero non migliorare in Canada.
La RB20 è stata dominante nelle prime gare di questa stagione, conquistando 4 vittorie nelle prime 5 gare (l'eccezione è stata il successo di Sainz in Australia, agevolato dal ritiro di Verstappen).
La vettura progettata e realizzata dallo staff diretto da Adrian Newey, però, ha dimostrato di avere un grande difetto: la rigidezza.
Come riportato proprio dai tecnici della squadra, infatti, la vettura fatica nel cercare di "ammortizzare" gli avvallamenti e presenta notevoli difficoltà nei passaggi sui cordoli.
Non è un caso che nel circuito cittadino di Montecarlo, caratterizzato da diversi avvallamenti e un utilizzo importante dei cordoli, sia arrivato il peggior risultato stagionale.
Eppure, i guai per la scuderia di Milton Keynes potrebbero non essere finiti qui: gli aspetti precedentemente evidenziati si ripresenteranno in Canada.
La Red Bull dovrà cercare di limitare - per quanto possibile - questo grande difetto della propria monoposto, se vorrà quantomeno lottare per la vittoria.
Cosa sarà costretta a fare per raggiungere tale obiettivo? Sicuramente lavorare sull'assetto, ma senza alcuna garanzia di trovare la soluzione al problema.
Insomma, il weekend di Montréal si prospetta alquanto interessante, e potrebbe avere ulteriori ripercussioni sulla classifica mondiale.
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