Quello che sembrava un Mondiale già consegnato in mano alla Red Bull pare aver cambiato volto: con tre vincitori diversi oltre a Verstappen e una Red Bull che non scappa via rispetto alla concorrenza, forse si sentirà qualche altro anno che non sia quello olandese. Certo, non è che magicamente il vantaggio della squadra di Milton Keynes si è annullato, ma in qualche pista soffre più che altrove. Infatti, lo stesso campione del mondo aveva detto, all'alba della corsa nel Principato, che la RB20 avrebbe fatto fatica.
Per spiegare meglio quello che è successo è intevenuto Giorgio Piola ai microfoni del podcast di Motorsport Italia, sottolineando i punti di debolezza del team: "Anche la Red Bull ha qualche problema, non solo nel raffreddamento ma anche nella rigidità della sospensione posteriore. Questi fattori c'erano anche lo scorso anno, ma il vantaggio era talmente elevato che gli avversari non riuscivano a impensierirla, perciò la macchina non veniva mai spinta al massimo. A Imola, invece, Verstappen era dovuto uscire lungo con un grandissimo sottosterzo e ha rischiato anche con una bandiera bianca e nera. Adesso che i rivali sono cresciuti, e a volte sono migliori, la situazione cambia. Da qui a pensare a un nuovo campionato, però, è lunga".
Ed è strano pensare che la versione migliorata della RB19 non abbia ovviato a questo fatto, ma anche qui subentra l'opinione dell'esperto: "Credo che in Red Bull abbiano fatto un calcolo molto cinico: la macchina soffrirà in tre o quattro piste, tra cui Monaco o Singapore, mentre nel resto sarà iper competitiva. Per questo non hanno modificato troppo la sospensione posteriore dal 2023".
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