La Red Bull conferma Pérez: ecco perché è un'occasione persa
Con l'annuncio ufficiale del rinnovo di Sergio Pérez, la sensazione è che la Red Bull abbia perso un'occasione e la scelta potrebbe rivelarsi errata: ecco i motivi.

04/06/2024 20:15:00 Tempo di lettura: 3 minuti

La Red Bull ha annunciato il rinnovo di contratto di Sergio Pérez, che prevede una formula annuale con un'opzione per il 2026.

Analizziamo i motivi che hanno portato la scuderia a confermare il messicano ed il perché la scelta potrebbe rivelarsi quella sbagliata in futuro.

La stabilità potrebbe non bastare

Il motivo principale della riconferma di Checo è sotto gli occhi di tutti, e prende il nome di stabilità. Ebbene sì, perché in un ambiente sempre più incerto - a causa del caso Horner e dell'addio di Newey - affiancare un altro pilota a Max Verstappen poteva rappresentare un rischio per ulteriori "fuochi d'artificio".

Il classe '90, invece, rappresentava l'opzione più sicura, anche se non la più logica per le prestazioni in pista. Lasciar andare Carlos Sainz e non promuovere Yuki Tsunoda potrebbe essere un grave errore, specialmente se le inseguitrici riusciranno a colmare ulteriormente il gap nel 2025.

La Red Bull conferma Pérez: ecco perché è un''occasione persa

Per quanto sia sempre stato messo in chiaro che Verstappen abbia priorità assoluta nel Mondiale piloti, infatti, il titolo costruttori ha comunque un valore significativo, e Pérez (almeno in questo momento) rappresenta un punto debole sotto quel punto di vista.

D'altro canto, come accennato in precedenza, presentare all'olandese un nuovo compagno avrebbe potuto portare a delle tensioni in pista, che è l'ultima cosa di cui la Red Bull ha bisogno in questo momento.

Insomma, rinnovando Checo si è deciso di puntare sulla stabilità, ma è stata contestualmente persa l'occasione di affiancare a Max un profilo potenzialmente dal calibro superiore.

Non ci resta che attendere per vedere se la scuderia di Milton Keynes avrà da recriminare per la decisione presa, o se Pérez si dimostrerà all'altezza del compito assegnatogli: essere un ottimo secondo pilota, ma niente di più; perché - quantomeno al giorno d'oggi - sta perfomando senza dubbio al di sotto delle aspettative.

 

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