Fino al giro 27 del GP di Gran Bretagna, la McLaren occupava le prime due posizioni: Lando Norris precedeva, infatti, Oscar Piastri.
Da quel momento in poi, però, il team ha commesso degli errori che gli sono costati la doppietta, con Lewis Hamilton a strappare la vittoria sul proprio circuito di casa.
Al termine del 26° passaggio, dunque appena trascorsa la prima metà di gara, la pista sembrava essere abbastanza bagnata per montare le gomme intermedie.
Eppure la McLaren ha deciso, a sorpresa, di non fermare nessuno dei propri piloti, mentre la Red Bull e la Ferrari hanno effettuato il cambio gomme, rispettivamente con Verstappen e Sainz.
Al giro successivo, Norris è stato costretto a rientrare ai box per non perdere la prima posizione nei confronti dell'olandese e di Hamilton (rientrato nello stesso momento di Lando). Piastri, invece, ha dovuto aspettare un ulteriore passaggio.
Tale decisione è costata all'australiano la seconda posizione, relegandolo in sesta dopo aver effettuato il pit stop per la gomma intermedia.
Oscar aveva un ottimo passo gara in quella fase, ma - a causa delle condizioni meteo - faticava a recuperare. Con il ritiro di Russell è risalito in quinta piazza, restando comunque lontano dalla zona podio.
Eppure, nulla era perduto, specialmente se si considerava la variabile metereologica: la pista si era asciugata nuovamente, e al giro 39 è stato proprio Piastri ad approfittarne per cambiare gli pneumatici, passando così alla media.
Gli è riuscito l'undercut (rientrare ai box prima per trovarsi davanti all'avversario al momento della sua sosta) su Carlos Sainz, ma non sugli altri rivali: la sua rincorsa si è fermata, quindi, al quarto posto.
Norris, invece, si è fermato il passaggio successivo per montare una gomma rossa, ma ha sbagliato la frenata per la sua piazzola: il pit stop è durato 4,5 secondi, perdendo così la posizione in pista su Lewis Hamilton.
Da quel momento, Lando ha fatto di tutto per recuperare quanto perso nella sosta, ma le sue morbide coperture hanno ceduto - dal punto di vista prestazionale - dopo qualche giro.
Nelle fasi finali, è stato anche superato da Verstappen, che invece aveva equipaggiato dei pneumatici duri; arrivando così in terza posizione.
Qual è il retroscena, vi starete chiedendo: molto semplicemente, nell'ultimo stint - durato 13 giri - Piastri ha girato mediamente 8 decimi più veloce di Norris, utilizzando la stessa gomma gialla scartata dall'inglese.
La conclusione? Nei due momenti fondamentali della gara (quello del passaggio da pista asciutta a bagnata, e viceversa), la McLaren ha perso il secondo posto con Piastri in primis e la vittoria con Norris in secundis.
Insomma, Silverstone è stato un altro esempio dell'incredibile competitività della vettura ma, allo stesso modo, l'ennesima prova che il team non riesce ad operare perfettamente in situazioni ad alta pressione.
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