Audi: Binotto ottima risorsa o grande rovina, Ferrari docet
È arrivata l'ufficialità: Mattia Binotto tornerà in Formula 1 a partire dal 2026, svolgendo il ruolo di Direttore Tecnico ed Operativo in Audi. L'esperienza in Ferrari può dare diversi segnali per il futuro: cerchiamo di individuarli insieme.

23/07/2024 15:30:00 Tempo di lettura: 3 minuti

In un tranquillo martedì di fine luglio è arrivata la notizia che in molti aspettavano da diverso tempo, quella del ritorno di Mattia Binotto in Formula 1.

L'ingegnere italiano, però, non sarà attivo nel suo nuovo ruolo - quello di Direttore Tecnico ed Operativo in Audi - fino al 2026.

La sua esperienza in Ferrari, inoltre, ci ha lasciato molteplici spunti da sviluppare riguardo il contributo che fornirà alla prossima neonata scuderia tedesca: cerchiamo di individuarli insieme.

Motorista eccellente, ma...

Sulle qualità del classe '69 dal punto di vista prettamente ingegneristico non si può discutere: Binotto è stato, e sicuramente lo è ancora, un motorista di altissimo livello.

D'altronde in Rosso ha ricoperto quel ruolo dal 1995 (passando al reparto corse nel '97) fino al 2004, quando - restando nello stesso ambito - divenne ingegnere dei motori da gara.

Insomma, se si parla di lavorare sulle prestazioni di un motore, l'italiano è uno dei migliori, e lo ha dimostrato nell'era del dominio di Michael Schumacher.

Audi: Binotto sarà una risorsa o una rovina? Ferrari docet

...Le grandi mancanze

Dal punto di vista della gestione operativa, invece, probabilmente lascia molto a desiderare; quantomeno se confrontato con Andreas Seidl, l'uomo che sostituirà in Audi.

Non è un segreto, infatti, che sotto questo aspetto il tedesco sia davvero eccellente, come ha dimostrato da team principal della Porsche nell'endurance; ma anche della McLaren (2019-2022) e della Sauber (2023-2024) in F1.

Binotto, d'altro canto, non ha di certo eccelso nello stesso ruolo in Ferrari: la pressione sarà stata sicuramente alta, ma i risultati si sono visti; e anche a livello comunicativo le lacune erano troppe e importanti.

Insomma, Mattia Binotto potrà essere croce e delizia per l'Audi, ma anche soltanto una delle due: dipende da come - e soprattutto dove - verranno richieste le sue capacità. E la scuderia di Maranello ne sa qualcosa...

 

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