Futuro a Grove per Sainz: ecco perchè James Vowles ha avuto la meglio su Audi e Alpine
All'indomani dell'annuncio, scopriamo i motivi che hanno portato lo spagnolo a preferire la Williams rispetto alle altre proposte giuntegli sul tavolo nel corso degli ultimi mesi.

30/07/2024 16:45:00 Tempo di lettura: 7 minuti

Nella giornata di ieri il tormentone di mercato più chiacchierato degli ultimi mesi ha trovato finalmente la sua conclusione: Carlos Sainz a partire dal 2025 sarà ufficialmente un pilota Williams. La scuderia guidata da James Vowles ha così avuto la meglio rispetto alla concorrenza di Audi e Alpine; scopriamo i motivi che hanno convinto lo spagnolo a preferire il trasferimento a Grove, dopo aver preso atto della mancanza di opportunità (per il momento) in Mercedes e Red Bull.

Audi progetto ambizioso, ma sono troppi i punti interrogativi

Audi non ha mai fatto mistero della volontà di ingaggiare Sainz, con il CEO Andreas Seidl che avrebbe voluto nuovamente lo spagnolo con sè dopo il biennio passato in McLaren. Tuttavia, lo stesso manager tedesco (insieme al Presidente del CDA, Oliver Hoffmann) è stato sollevato dal proprio incarico in favore del ritorno di Mattia Binotto che dal 1 agosto prenderà ufficialmente le redini del progetto Formula 1.

Futuro a Grove per Sainz: ecco perchè James Vowles ha avuto la meglio su Audi e Alpine

Tuttavia, neanche l'arrivo dell'ex Ferrari ha convinto un Sainz alla ricerca di un progetto importante. Certo, la Williams difficilmente farà un balzo prestazionale di rilievo nel corso della prossima stagione, ma allo stato attuale si trova comunque in una posizione migliore rispetto alla Sauber. Il team svizzero è l'unico che non ha ancora raccolto punti, a causa di una vettura che individua nella mancanza di carico aerodinamico il proprio tallone d'Achille.

La C44 è, di fatto, una monoposto che "non reagisce". Paga un posteriore instabile in percorrenza dei tratti veloci e non dispone di un anteriore preciso quando si trova ad affrontare le curve lente. Anche i correttivi apportati finora non si sono dimostrati all'altezza, dal momento che sin qui lo sviluppo è apparso piuttosto lento e inefficace. Il futuro della squadra non è più solido com'era fino a qualche settimana fa: l'attuale Direttore Tecnico risponde al nome di James Key che fu, però, voluto proprio da Seidl. L'ingegnere britannico rimarrà al suo posto o verrà sostituito?

Anche a livello motoristico Audi non è in grado di fornire certezze concrete. Le nuove Power Unit costituiranno una novità per tutti i team, ma per la casa di Ingolstadt si tratterà di una prima volta assoluta rispetto agli altri Costruttori che hanno dalla loro parte ormai parecchi anni di esperienza in Formula 1. Per il marchio dei quattro anelli le possibilità di garantire già nel 2026 un certo grado di competitività sono, quindi, piuttosto scarse.

Ad Alpine l'"effetto Briatore" non basta

Come accennato pocanzi, nella rivoluzione che avrà luogo tra meno di due anni un ruolo importante lo giocheranno i propulsori. Se Williams ha confermato che affronterà il nuovo ciclo tecnico al fianco di Mercedes, anche l'Alpine potrebbe presto ufficializzare la partnership con la squadra di Toto Wolff grazie alla spinta del rientrante Flavio Briatore, il quale ha convinto il CEO del gruppo Renault, Luca De Meo, ad abortire il progetto Power Unit per diventare a tutti gli effetti un team cliente.

Futuro a Grove per Sainz: ecco perchè James Vowles ha avuto la meglio su Audi e Alpine

Agli occhi di Sainz questo ha sicuramente reso l'offerta di Alpine molto più appetibile rispetto a quanto non fosse stata nel corso dei mesi precedenti. Questo perchè, secondo le voci che circolano nel paddock, la situazione di Mercedes motorista in ottica 2026 sembra molto simile al quella del 2014, anno in cui ebbe inizio l'era ibrida (e il conseguente dominio).

E allora cos'è che ha fatto storcere il naso al nativo di Madrid? Sembra che la scuderia francese (al pari di Audi) non abbia acconsentito all'inserimento di una clausola che avrebbe permesso allo spagnolo di svincolarsi in caso di chiamata da parte di Mercedes o Red Bull. Alpine ha bisogno di stabilità e l'ingaggio di un pilota che potrebbe andarsene dopo soli due anni risulterebbe piuttosto controproducente.

Capitolo Williams: i perchè della scelta

Occorre immediatamente precisare come la squadra di Grove non fosse assolutamente la prima scelta di Carlos che, come ribadito a più riprese da lui stesso, puntava al sedile di un top team. Chiaramente la Williams non può garantire un livello di competitività eccelso, ma tra le opzioni sul tavolo è stata quella in grado di convincere maggiormente il madrileno.

Inoltre la situazione contrattuale risulta piuttosto vantaggiosa, avendo posto la firma su un accordo biennale con opzione di rinnovo in favore dell'attuale ferrarista. Ciò significa che qualora nel 2027 dovesse presentarsi un'occasione, il #55 potrebbe coglierla. Rispetto ad Alpine e Audi, la Williams si è rivelata favorevole a questo tipo di opzione, in quanto avere Sainz a Grove, anche se per soli due anni, rappresenterà un'occasione di crescita importante, potendo contare sulla sua esperienza.

Nonostante abbia raccolto solalmente 4 punti nelle prime 14 gare, la squadra capitanata da James Vowles si trova stabilmente davanti alla Sauber e lo sarà, verosimilmente, anche negli anni a venire. Nel confronto diretto con Alpine, invece, il team britannico vanta una maggiore stabilità manageriale: se la squadra transalpina sta per andare incontro all'ennesimo cambio al vertice, con Oliver Oakes (attuale TP della Hitech GP, team militante in Formula 2 e Formula 3) pronto a prendere il posto di Bruno Famin, la Williams sin dall'arrivo dell'ex Mercedes ha intrapreso un chiaro percorso di crescita.

L'ex braccio destro di Toto Wolff ha portato a quota 1000 il numero dei dipendenti: tra questi figura l'esperto Pat Fry, arrivato per ricoprire il ruolo di Direttore Tecnico. Vowles ha inoltre convinto un pilota solido come Alexander Albon a legarsi alla scuderia tramite un contratto a lungo termine. I cambiamenti apportati si estendono anche alla modernizzazione delle varie strutture della fabbrica che hanno portato ad una revisione della filosofia di progettazione. La squadra potrebbe quindi recuperare terreno nel corso dei prossimi mesi, prima limitando e poi eliminando definitivamente quei 10-15 kg di peso in eccesso che stanno attualmente limitando la FW46, facendole perdere una performance stimata intorno ai quattro decimi.

Foto copertina pbs.twimg.com

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