Sainz vittima della sua arroganza: la Williams è una scelta obbligata
Carlos Sainz ha firmato un contratto pluriennale con la Williams, mettendo così fine ad una delle telenovele più appassionanti degli ultimi mesi in Formula 1. Quella dello spagnolo sembra però una scelta obbligata, scaturita dalla sua arroganza.

30/07/2024 08:00:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Nella giornata di ieri, è stata finalmente ufficializzata la prossima tappa della carriera di Carlos Sainz in Formula 1: si tratta della Williams.

Sainz alla Williams: scelta più obbligata che voluta

Il team di Grove è riuscito a convincere lo spagnolo, sicuramente tra i piloti più appetibili sul mercato, attraverso un progetto senza dubbio ambizioso.

Eppure, la scelta di Sainz appare più obbligata che effettivamente cercata e voluta fino in fondo, specialmente rispetto alle opzioni a sua dispozione qualche mese fa.

Prima dei rinnovi di Pérez e Alonso, infatti, Carlos pensava di poter ambire al sedile di un team di alta classifica; anche quello Mercedes potenzialmente.

Dopo il Gran Premio d'Australia, il classe '94 aveva anche un potere contrattuale non indifferente, che però è andato man mano ad affievolirsi con il prosieguo della stagione.

Al giorno d'oggi, realisticamente, l'unico scenario in cui Sainz avrebbe potuto firmare con un top team vede il trasferimento - improbabile - di Max Verstappen dalla Red Bull alla Mercedes. In quel caso, l'attuale pilota Ferrari sarebbe diventato la prima scelta per il team di Milton Keynes. 

Trovando l'accordo con la Williams, invece, lo spagnolo ha deciso di non darsi questa possibilità, pur di assicurarsi un futuro nella classe regina del motorsport.

Eppure, la domanda sorge spontanea: in questo momento, squadre come l'Alpine, la Sauber/Audi e la stessa Williams sono in grado di dare un ultimatum a Sainz?

Parliamoci chiaro, se Carlos avesse comunicato a queste scuderie di voler aspettare fino all'ultimo, nessuno lo avrebbe lasciato andare per una semplice questione di principio, viste le sue indubbie qualità in pista.

La sensazione è che l'ex McLaren sia stato vittima della propria arroganza, la stessa che lo ha spinto a pazientare nel rinnovo con la Ferrari, e si sia ritrovato a prendere una decisione obbligata.

Sainz vittima della sua arroganza: la Williams è una scelta obbligata

Sainz ha perso la Ferrari, e ora ne paga le conseguenze

A fine 2023, la permanenza dello spagnolo a Maranello era assolutamente nei piani della squadra, ma il classe '94 ha giocato con il fuoco flirtando con Audi, e alla fine si è scottato.

La Rossa, infatti, ha avuto l'occasione di strappare il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton alla Mercedes, e ovviamente non se l'è lasciata scappare.

Sainz, dal proprio punto di vista, ha pazientato con la convinzione di essere un profilo richiesto potenzialmente anche dai top team.

Arrivati alla fine del mese di luglio, ha realizzato di dover sperare in un mezzo miracolo (il passaggio di Verstappen alla Mercedes, così da sostituirlo in Red Bull), scegliendo di conseguenza la squadra a suo avviso migliore per proseguire il proprio percorso in Formula 1.

Insomma, potremmo riassumere tutta questa riflessione così: Carlos Sainz pensava di essere un obiettivo dei top team, ma si sbagliava; e adesso, pur di non restare senza sedile, ha firmato con la Williams.

La sua arroganza lo ha portato a pazientare sempre di più, nella speranza che gli si presentasse una grande opportunità, di fatto mai arrivata.

E chissà che adesso il suo primo rimpianto in questo momento non sia quello di non aver spinto per un rinnovo in Ferrari...

 

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Foto copertina www.ferrari.com (logo Williams www.clipartmax.com)

Foto interna www.ferrari.com


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