Elkann: «Hamilton in Ferrari vuole vincere l'ottavo titolo, non godersi la pensione»
06/08/2024 13:00:00 Tempo di lettura: 4 minuti

È un tema che, inevitabilmente, sta tenendo banco da diversi mesj, quella relativo al trasferimento di Lewis Hamilton in Ferrari a partire dalla stagione 2025. Un accordo, annunciato lo scorso febbraio, che numeri alla mano sancisce il colpo del secolo per l'intera Formula 1, poiché darà vita al connubio tra il team e il pilota più vincenti nella storia del Circus iridato. Un accordo, è ormai cosa nota, fortemente voluto dal presidente del Cavallino, John Elkann, mosso in primis da una personale stima verso il pilota britannico e sia, se non soprattutto, dai benefici che il sette volte campione del mondo potrà portare alla Rossa: esperienza, conoscenze di un team rivale, di metodologie e di "chicce" prestazionali, visibilità montale e indubbio valore aggiunto al volante.

Una mossa che, inoltre, evidenzia la volontà della casa di Maranello di tornare a vincere dopo diversi anni di digiuno, visto che va ad allungare (o sublimare, dipende dai punti di vista) la lista delle altre operazioni compiute negli ultimi 12 mesi dalla dirigenza della Rossa: la scelta di Frédéric Vasseur come nuovo team principal, l'arrivo di tecnici da team rivali (sia junior che "top guy" come Serra e D'Ambrosio o altri che arriveranno) e il rinnovo di contratto di Charles Leclerc, che con Lewis comporrà un dream team. Un accordo che, inevitabilmente, ha scatenato l'opinione pubblica e molti, tra gli addetti ai lavori, hanno espresso un proprio punto di vista sulla vicenda, spesse volte parlando in maniera entusiastica di questa unione.

Tra questi, a tornare sulla questione in occasione di una apparizione ai Giochi Olimpici di Parigi, è stato l'artefice di tutta questa operazione: John Elkann, che ha parlato ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Il numero uno di Stellantis, per prima cosa, ha dichiarato senza mezzi termini come l'obiettivo dea Scuderia e di Lewis Hamilton sia quello di vincere per entrare nella leggenda, con l'inglese quantomai motivato nel fare bene e tutt'altro che volenteroso di chiudere la carriera passeggiando, godendosi la pensione a Maranello, spinto da una enorme forza di volontà.

"Hamilton e la Ferrari si sono trovati, lui viene per vincere e noi con lui diventiamo più forti nell’anticipare quelle che sono le sfide del futuro. Parliamo di un grandissimo atleta che è molto motivato a diventare per l’ottava volta campione del mondo, come dimostrano le ultime gare. Non viene certo in Ferrari per godersi la pensione, vuole giocarsela. Del resto basta guardare i grandi dell’ultimo decennio: Djokovic, Federer, Hamilton, Ronaldo, Messi, che cos’hanno in comune? La longevità. Hanno superato con un’enorme forza di volontà i condizionamenti fisici".

Un plus, quello che Hamilton porterà alla Rossa soprattutto in termini di esperienza, che sarà necessario in un quadro davvero serrato che sta caratterizzando la F1 attuale, dove ben quattro squadre sono in piena lotta per il successo.

"Quest’anno in F1 c’è vera competizione, ci sono quattro scuderie che sono molto vicine e questo rende tutto molto più interessante. Red Bull è partita bene, poi Ferrari, McLaren, adesso Mercedes: è un campionato finalmente aperto e con dei grandissimi piloti. Quello che conta è che si giri al massimo del proprio potenziale. Chi ha più esperienza, come Hamilton o Alonso, ha maggior regolarità. E questo può fare la differenza".

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