Nel lunedì successivo al Gran Premio d'Olanda, è arrivata un'ufficialità che non ha sorpreso il paddock: Logan Sargeant non correrà più per la Williams.
Qualche minuto dopo, però, è stato annunciato qualcosa di decisamente più inaspettato: il sostituto del pilota americano sarà Franco Colapinto.
Cerchiamo di capire insieme il motivo principale per cui la scelta della squadra di Grove rappresenta l'ennesima sconfitta della Formula 1 odierna.
Stando alla ricostruzione della manager di Colapinto, la Williams avrebbe cercato di intavolare una trattativa per rimpiazzare Sargeant già nella serata dello scorso venerdì.
La mattina seguente, Logan è stato protagonista di un incidente nelle prove libere 3, che non gli ha consentito di prender parte alle qualifiche e ha costretto i meccanici a ricostruire interamente la sua vettura: quella è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Tornando alle indiscrezioni, sembrerebbe che per agevolare la decisione di James Vowles in favore dell'argentino, diversi sponsor personali del pilota siano intervenuti economicamente.
Dunque, come spesso accade, il motivo principale che si cela dietro a una scelta potenzialmente decisiva per le carriere dei due interessati è uno solo: i soldi.
Per quanto possa contare, viste le sue prestazioni insufficienti nella classe regina, la carriera di Sargeant nelle categorie propedeutiche è stata nettamente migliore di quella di Colapinto.
La Williams si è sentita quasi costretta a sostituire il pilota americano per i troppi incidenti ma; sotto questo punto di vista, come fa l'argentino a dare maggiori sicurezze, avendo guidato una monoposto di Formula 1 in una sola occasione?
Perché, a quel punto, non affidarsi a un profilo già "collaudato", come Mick Schumacher o Liam Lawson? La risposta è solo una: per soldi.
Insomma, non fraintendiamo: anche Sargeant ne portava diversi, ma aveva già un piede e mezzo fuori dalla scuderia. Quel mezzo in più ce l'hanno messo gli sponsor di Colapinto, e non la considerazione della Williams nei suoi confronti.
Purtroppo, e dispiace dirlo, abbiamo assistito all'ennesima sconfitta di una Formula 1 che sta diventando sempre più schiava del dio denaro.
A farne le spese è un ragazzo del 2000 che si chiederà: "Cosa ha lui in più rispetto a me?", e non riuscirà a darsi una risposta. O meglio, una risposta che riguardi la pista, e non il portafoglio...
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