La Ferrari guarda avanti, nel motorsport e non solo. A Maranello infatti, negli scorsi mesi, sono stati deliberati tutta una serie di investimenti destinati a cambiare il volto dell'azienda, passata negli anni dall'essere una semplice officina dove si preparavano auto da corsa e poche decine di vetture stradali ad una gigafactory per produrre una vasta e variegata gamma di veicoli: terminici, elettrici e ibridi. Un processo lento ma inarrestabile, a cui a breve un altro tassello si andrà ad aggiungere, ampliando la lista delle strutture a disposizione della Ferrari. Stiamo parlando della nuova Fast Track, un nuovo circuito di prova per veicoli che, nella pratica, andrà ad affiancare e raddoppiare il contributo apportato della pista di Fiorano.
Tra pochi anni infatti, le nuove vetture di serie e i nuovi prototipi in uscita da Maranello (ad oggi testati, deliberati e omologati sulle strade adiacenti, sulle colline modenesi) vivranno questo processo in-door, in particolar modo per andare a ridurre, essendo vetture ad alte prestazioni, situazioni pericolose che in passato si sono verificate. Una necessità che ha portato all’idea di progettare e produrre un nuovo tracciato al coperto dove provare, ben al riparo da occhi indiscreti, le ultime novità Ferrari e, se del caso, omologarle. Un progetto ambizios9 che è è stato affidato alla famosa azienda Dromo di Jarno Zaffelli che, come fatto a Zandvoort, tenendo conto degli spazi a disposizione ha pensato a un tracciato studiato ad hoc, con curve sopraelevate in modo da consentire il raggiungimento di velocità adeguate alle omologazioni delle vetture del Cavallino.
Un progetto che verrà realizzato negli spazi prospicienti alla pista di Fiorano e che, si narra, potrebbe prevedere un collegamento con la storica pista prova della Rossa, dopo che occuperà un’area di oltre 28 mila metri quadrati, in passato riservata al centro vaccinale per l'emergenza da Covid-19. Uno spazio che, venendo meno l’emergenza, ha portato i vertici di Maranello a considerare tale zona per la Fast Track Ferrari, che come detto sarà al coperto e, soprattutto, a basso impatto ambientale, oltre che all’avanguardia del punto di vista architettonico.
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