Il lunghissimo calendario 2024 di F1 si avvia verso le ultime 8 gare con circuiti che avranno caratteristiche molto diverse l'uno dall'altro. Le scuderie dovranno soprattutto ottimizzare i tanti aggiornamenti già portati in pista e tirar fuori tutto il potenziale grazie a setup in grado di gestire alcuni compromessi.
Il circuito di Baku, lungo 6,003 chilometri, è rimasto pressoché invariato dal 2016 e presenta 20 curve. Le prime sette curve sono quasi ad angolo retto, mentre altre, che attraversano la parte vecchia della città, sono molto lente. Alcune parti si percorrono a gas spalancato, come il lungo rettilineo di due chilometri dove si schiereranno le vetture al vie.
Altro parametro da tenere in considerazione è il meteo perché per la prima volta l'evento si disputerà a settembre e non ad aprile, con temperature decisamente più elevate e un probabile maggiore degrado termico rispetto ai dati già in possesso dei team. Anche il vento può alterare la maneggevolezza della vettura, cogliendo i piloti alla sprovvista poiché è incanalato dagli edifici della città, ed essendo un circuito cittadino l’evoluzione della pista sarà un fattore cruciale per valutare le prestazioni.
Le maggiori e forse uniche possibilità di sorpasso sono legate alla velocità massime sul lungo rettilineo principale dove l’efficacia del DRS potrebbe giocare un ruolo importante, e su questo circuito con 3 curve a 90 gradi sarà importante avere anche un assetto non troppo rigido e la migliore trazione possibile. Compromesso a cui le scuderie devono arrivare scegliendo una configurazione delle ali meno scarica di quella vista a Monza e un setup in grado di dare la giusta maneggevolezza nelle parti tortuose.
I primi riscontri di queste scelte arrivano grazie alle sempre puntuali immagini del reporter Albert Fabrega dalla pit lane e dai garage, dove le scuderie hanno assemblato le monoposto e si stanno preparando alla Display Car Procedure.
Molto importante il confronto delle ali posteriori, le scelte di carico e di design a cui corrispondono analoghi assetti sulle ali anteriori.
Ferrari e Aston Martin hanno scelto una configurazione con maggiore carico rispetto a Mercedes e Red Bull. Soprattutto il profilo superiore della SF-24 è più inclinato per avere maggiore efficienza a DRS aperto e una buona downforce nel tratto misto. Red Bull e Mercedes si affidano maggiormente al carico generato dal fondo e possono scaricare di più le ali. La scelta della McLaren è una via di mezzo tra quella Ferrari e quella Red Bull.
Un assetto più scarico impegna però maggiormente gli pneumatici e se consente un ottimo tempo sul giro secco potrebbe compromettere la costanza del passo gara. Le simulazioni qualifiche e gare nelle libere di Venerdì e Sabato forniranno ai team le giuste indicazioni sui correttivi da applicare rispetto alla configurazione iniziale preparata al simulatore.
Vediamo adesso le vetture già assemblate e disposte sulla pitlane per la Display Car Procedure
Apparentemente la scuderia inglese, che dal prossimo anno potrà contare sul genio di Adrian Newey come progettista, non ha portato a Baku alcun aggiornamento di rilievo. La configurazione è quella da medio-basso carico già vista in altri appuntamenti. Come abbiamo già scritto i tecnici di Silverstone hanno scelto un profilo superiore più carico per avere buon downforce nelle curve lente e poi sfruttare il DRS nel lungo rettilineo e negli altri tratti veloci.
Articolo in aggiornamento...
Leggi anche: GP Azerbaijan - Le previsioni meteo del weekend di Baku
Leggi anche: GP Azerbaijan - Analisi Brembo: 3 curve a 90 gradi e tanto tempo sui freni
Leggi anche: GP Azerbaijan - Le caratteristiche del tracciato e le mescole scelte