La vittoria di Oscar Piastri ottenuta ieri in Azerbaijan arriva nel momento peggiore per Norris e soprattutto per la McLaren. Il team, alla vigilia del weekend annuncia un nuova gestione dei piloti: Piastri avrebbe dovuto aiutare Lando ogni volta che ne avesse avuto occasione da qui a fine stagione. Il team di Woking si è guardato bene dal classificare Norris come prima guida e Piastri come secondo. No, non lo ha fatto. Ha semplicemente detto che se la situazione lo avesse richiesto, e solo con l’ok della squadra, Oscar avrebbe dovuto farsi da parte favorendo un miglior piazzamento del compagno di squadra. Altrimenti può considerarsi libero di fare la sua gara.
Il fatto che abbia vinto ieri, dunque, non è una trasgressione alle nuove ‘Papaya Rules’. Però certo è una bella mazzata psicologica sia per Norris che per il team. Passare dal considerare egualmente entrambi i piloti a selezionarne uno come potenziale leader, implicava una sorta di risposta implicita da parte di Lando.
Mettiamoci anche un attimo nei panni del britannico. La squadra ti ha scelto, ti sta dicendo che punterà su di te per provare ad ottenere il mondiale piloti, e poi, proprio nel weekend in cui ufficializzano la cosa, non solo ti ritrovi nella condizione di partire dietro e dover recuperare, ma devi anche assistere alla vittoria del tuo compagno. Di colui da cui dovresti ricevere aiuto e che, a conti fatti, se continua così potrebbe anche superarti nella classifica piloti (gap di 32 punti tra i due compagni di squadra).
Anche per la McLaren stessa non è una bella situazione. Immedesimandoci un attimo, hai sempre voluto essere il team più neutrale possibile e proprio il giorno che prendi una decisione, il pilota scelto ha una brutta qualifica ed è costretto a dover rimontare, mentre l’altro si gioca la vittoria del GP fino all’ultimo giro e vince!
Non c’era momento più sbagliato per ottenere questa vittoria. Dal punto di vista di Oscar tutto magnifico ovviamente, però si tratta di un risultato che per la situazione e le tempistiche in cui arriva corre il forte rischio di spaccare il team.
Malgrado le bellissime prestazioni che sta facendo, credere nel titolo di Piastri sembra un’utopia. Se sono tanti le 59 lunghezze da recuperare di Norris su Verstappen, figurarsi le 91 di Oscar. Però i due compagni di squadra non sono affatto distanti invece. 32 punti sono ancora recuperabili. Immaginate cosa potrebbe accadere se al termine della gara di Yas Marina fosse Oscar il vicecampione del mondo della stagione 2024.
Foto: McLaren
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