Nel corso del weekend di Singapore, la FIA ha preso una decisione che potrebbe rivelarsi fondamentale per il campionato costruttori: vediamola insieme.
Al GP di Baku, l'ala posteriore della McLaren ha fatto scalpore nel paddock a causa di un movimento irregolare, che creava una sorta di "mini DRS".
Ciò ha portato a proteste da parte di squadre e piloti, che hanno in un certo senso costretto la Federazione ad indagare e, conseguentemente, agire.
A Singapore, infatti, il direttore delle monoposto FIA, Nicholas Tombazis, ha spiegato che l'ala non era conforme al regolamento. Per questo motivo, la McLaren sarà costretta a modificarla se vorrà riproporre quella specifica in pista.
Eppure, il risultato ottenuto a Baku (di fatto con una vettura irregolare) non è stato modificato, nonostante una squalifica sarebbe stata l'opzione più logica.
I punti ottenuti - e soprattutto mantenuti - in Azerbaigian potrebbero rivelarsi fondamentali per il Mondiale costruttori; e non sono stati rimossi "perché le altre squadre non hanno protestato prima", citando Tombazis in persona.
Guardando alla faccenda con sportività e in modo neutrale, bisogna augurarsi che si verifichi uno dei seguenti due scenari: la McLaren domina a tal punto da vincere con un distacco abissale, ben più ampio del bottino di Baku; oppure un'altra scuderia trionfa al suo posto. Perché se a decidere il titolo dovesse essere una scelta della FIA, il malcontento degli appassionati sarebbe più che giustificato.
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