Lo scorso GP di Singapore si è discusso molto del comportamento avuto da Max Verstappen durante la conferenza stampa. Il pilota è stato ripreso e sanzionato dalla FIA, sostanzialmente per aver insultato la propria vettura. Alla fine la si può anche riassumere così. Come punizione, il tre volte campione del mondo si ritroverà a scontare un periodo di servizi sociali.
Il motivo di questa strana sentenza? Tanti ci scherzano, i piloti in primis, ma nessuno sa dare una spiegazione. Anche il compagno di box dell’olandese è rimasto abbastanza sconcertato lo scorso weekend una volta appresa la notizia: “Avevo percepito qualcosa, ma non sapevo con esattezza quali fossero le linee guida da seguire. Non sapevo ci fosse una regola in sé”, afferma Sergio Perez secondo quanto riporta ‘GPBlog.com’.
Molto probabilmente la FIA ha deciso di sanzionare Verstappen, perché essendo un tre volte campione del mondo, lo ritiene un modello da seguire, soprattutto per le nuove generazioni che si affacciano alla Formula 1.
Nonostante l’intervento della Federazione però, Perez non crede questo eviterà che episodi del genere continuino a manifestarsi in futuro: “Penso che difficilmente, nella foga del momento, tutte le persone riusciranno a seguire questi suggerimenti”.
Da qui l’invito a prendere esempio da altri sport, che suona anche un po' come una provocazione: “Il nostro è uno sport molto divertente. Purtroppo però ci hanno dato questo microfono e dobbiamo controllarci. Immaginate cosa potrebbero dire i calciatori se avessero anche loro un microfono dopo che hanno preso un calcio sulla gamba. Credo che se vogliono controllare questo aspetto, dovrebbero toglierci la radio e darci un po’ di privacy”.
Foto: Red Bull Racing
Leggi anche: 1-2 McLaren, chi vince? Brown scarica ogni responsabilità: «Decide Stella»
Leggi anche: Marko avverte la FIA: «Non impedite a Verstappen di divertirsi»
Leggi anche: Alpine: Viry-Chatillon smetterà di occuparsi di F1 al termine della stagione 2025
Leggi anche: Alpine - Un team in preda alla rassegnazione