La McLaren si trova momentaneamente al centro dei riflettori, non tanto per la ritrovata competitività della monoposto, ma soprattutto per la questione dei team order. Se sia ovvero più giusto aiutare Norris nella conquista del titolo, sacrificando un po’ Piastri, oppure lasciare i due liberi di fare risultato, come avvenuto nel GP di Ungheria con Oscar che ha chiuso in testa davanti al compagno Lando, consegnando una doppietta al proprio team.
Il britannico, che si trova attualmente a 52 lunghezze da Verstappen afferma di riporre la piena fiducia nella squadra, soprattutto nel ruolo che avrà il suo team principal, Andrea Stella, nei team-order che potrebbero influenzare il risultato finale da qui ad Abu Dhabi: “Lavoriamo bene insieme e ho molta fiducia in lui. Tra tutte le persone con cui ho lavorato, credo che Andrea sia il migliore nel saper tenere il team unito, motivarlo, spingerlo, renderlo quello che è oggi. Siamo quasi la migliore squadra in Formula 1 al momento. Questo anche perché siamo semplicemente molto onesti tra di noi”.
"Siamo aperti, ci diciamo sempre tutto e se c’è un problema, cerchiamo di trovare una soluzione Quando sono d'accordo o in disaccordo, quando lui è d'accordo o in disaccordo, ce lo diciamo e troviamo la soluzione migliore. Sono molto contento di come lavora, di come vuole capire le cose. È intelligente e soprattutto è anche un pilota”, afferma Norris nelle dichiarazioni riportate da ‘Formula1.com'.
E da pilota, continua il britannico: “Sa come si corre. Ha lavorato con molti piloti incredibili in passato. Comprende la nostra mentalità e le nostre esigenze. Vogliamo solo andare in pista e vincere senza ascoltare ciò che dice la gente. Non potrei chiedere un capo migliore".
Quando poi gli viene fatto però notare che avrebbe potuto avere più punti se solo il team avesse agito in modo diverso in alcune circostanze, Lando risponde: “Non ho perso nulla, neanche un punto. Non aveva senso imporre ad Oscar di rallentare per me sin dalla prima gara. Ci sono anche altri piloti oltre a me in lotta per il titolo. Piastri deve lottare per se stesso, non c’è un numero uno. Da parte mia sono felice di come abbiamo lavorato e della direzione che stiamo prendendo”, ha concluso.
Foto: McLaren
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