Verstappen: «Non mi interessa di Hamilton in Ferrari. Io a Maranello? Ecco cosa penso»
31/10/2024 17:30:00 Tempo di lettura: 5 minuti

Da mesi nel paddock di F1 c'è un argomento che tiene banco, che ha dato e darà ancora modo di parlare, almeno fino a quando non si passerà, tra pochi mesi, dalle parole ai fatti. Stiamo parlando del passaggio, nel 2025,,di Lewis Hamilton in Ferrari: insomma, del colpo del secolo per la F1, visto che unirà vita il team e il pilota più vincenti nella storia della massima serie automobilistica. Dopo anni di speculazioni infatti, lo scorso febbraio, il presidente del Cavallino, John Elkann, ha deciso di trasformare questo sogno (dei tifosi ma anche dello stesso Lewis, che non ne ha mai fatto mistero) in realtà. E nel farlo, in un sol colpo, ha garantito alla Rossa diversi indubbi benefici che il sette volte campione del mondo, pur alla soglia dei quarant'anni, potrà portare, alla guida e non, come esperienza, conoscenze di un team rivale, di diverse metodologie di lavoro e, perché no, anche visibilità.

Da allora la mossa di Maranello ha scatenato un effetto domino nel mercato piloti, ma ha anche inviato un chiaro segnale al Circus iridato e a tutti i team rivali,.evidenziando la massima volontà della Scuderia di tornare a vincere dopo oltre quindici anni di digiuno. Il colpo legato a Lewis Hamilton infatti, a ben vedere, ha allungato (o sublimato) l'elenco di operazioni compiute negli ultimi mesi dalla Scuderia: la scelta di Fréd Vasseur come team principal, l'arrivo di tecnici (junior o "top guy" come Serra) e il rinnovo di contratto di Leclerc, che con Lewis comporrà un dream team. Elementi che, insieme alla innegabile crescita tecnica della monoposto, stanno rimettendo la Rossa sulla via per il ritono al successo e lo sbarco di Lewis pare essere la ciliegina sulla torta. E, data la portata dei nomi in gioco, molti degli addetti ai lavori hanno espresso il proprio punto di vista sulla vicenda.

Tra questi, intervistato dalla Bild, c'è anche Max Verstappen che ha parlato del trasferimento del suo rivale a Maranello in maniera fredda, distaccata, dicendo di non essere stato affatto colpito da ciò, in quanto mira a battere qualsiasi macchina e soprattutto qualsiasi pilota, al netto del colore della tuta. Piuttosto, forse poiché potrebbe trarne beneficio, Max si è detto interessato alla convivenza, chissà se travagliata o meno, tra Charles Leclerc e il sette volte campione del mondo.

Non mi interessa, la cosa non mi ha sconvolto. Non ho avuto alcuna emozione al riguardo. Il motivo? Voglio battere ogni pilota e ogni macchina. Il fatto che Lewis sia al volante della macchina rossa o argentata non fa differenza. Posso capire che c’è stato un grande interesse riguardo alla sua scelta. È una cosa positiva per la F1, sarà interessante vedere come lui e Leclerc riusciranno a lavorare nello stesso team”.

Al tre volte campione del mondo olandese è stato poi chiesto se abbia mai sognato, anche lui, di passare in Ferrari (anche se nel 2019, dopo che accusò la Rossa di barare in merito alla questione del "motorone gate", l'allora CEO di Maranello Louis Camilleri disse che mai Max avrebbe guidato una Ferrari da F1). Uno scenario che Max non vede in modo romantico, restando indifferente alla Rossa, ma solo in maniera utilitaristica, ammettendo che Maranello potrà attrarlo solamente se vedrà la chance di avere una macchina veloce e vincente.

Io in Ferrari? La vedo in maniera pragmatica. Io voglio vincere e vorrò sempre guidare la macchina che mi darà le opportunità per farlo. Al momento è la Red Bull. Non sogno di indossare la tuta rossa, non ho il pensiero che mi assilla. Specie considerando che al momento non ci sono sedili disponibili. Ovviamente, la Ferrari è un brand incredibile, ha ottenuto tanti successi. Ha avuto senso che Lewis cogliesse l’opportunità”.

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Foto copertina x.com


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