Domenica la Formula 1 tornerà in pista dopo essersi presa una settimana di pausa, e lo farà con una novità importante sul fronte pneumatici Come reso noto dalla Pirelli a Suzuka, farà il suo debutto stagiogane la C1, la mescola più dura della gamma 2025. Questa sarà poi affiancata dalla C2 come gomma media e dalla C3 come gomma soft. La scelta è stata dettata dalle caratteristiche del circuito giapponese, uno dei più esigenti per gli pneumatici, con curve veloci e carichi laterali elevati.
In vista del GP 2025 la maggior parte del persorso è stato riasfaltato, in particolare dall'uscita dell'ultima chicane fino alla fine del primo settore. Si tratta di una sezione cruciale, in quanto presenta curve a media e alta velocità, alcune delle quali lunghe, come le prime due dopo il rettilineo di partenza, dove gli pneumatici sono sottoposti a un forte stress.
Parlando invece dei tempi sul giro attesi, le simulazioni effettuate dalla Pirelli hanno evidenziato un netto miglioramento. L'asfalto con più aderenza, e le prestazioni delle vetture 2025 infatti dovrebbero portare ad un miglioramento prestazionale di circa un secondo e mezzo. L'altra modifica effettuata dal gommista italiano in vista del terzo appuntamento stagionale riguarda le pressioni degli pneumatici. Su entrambi gli assi e stato infatti deciso di intervenire. Per quanto riguarda l'anteriore si è passati da 25 a 24,5 psi, mentre sul posteriore da 23 a 23,5 psi.
Nel 2024, la gara è stata vinta da Max Verstappen, seguito dal compagno di squadra della Red Bull Sergio Perez e dall'allora pilota della Ferrari Carlos Sainz. Per il primo stint, i piloti si sono divisi in modo abbastanza equo tra Medium e Soft, con 12 che hanno scelto la C2 e 8 la C3. Ma la strategia di gara è stata influenzata dalla bandiera rossa a seguito di una collisione tra Albon e Ricciardo, con sette piloti che hanno cambiato mescola per la ripartenza dalla griglia. Le scelte strategiche sono state molto diverse, sia per quanto riguarda il numero di soste, con le due soste che si sono rivelate comunque le più popolari, sia per l'ordine di utilizzo delle mescole. Alla fine, la C1 ha fatto il maggior numero di giri (61% del totale) davanti alla Medium (31%) e alla Soft che ha fatto solo un breve primo o ultimo stint, dato che il suo calo di prestazioni era piuttosto significativo.
Da notare che, partendo con le Medium e facendo un solo cambio con le Hard, Charles Leclerc è riuscito a recuperare quattro posizioni rispetto alla sua posizione in griglia, arrivando ottavo. Quest'anno, con quella che sulla carta è una grande differenza di prestazioni tra le mescole, una sola sosta potrebbe rivelarsi più complicata, anche se bisogna aspettare di vedere quale influenza potrebbe avere la nuova parte di pista asfaltata e quali saranno le temperature di questo fine settimana.
Il circuito di Suzuka è uno dei più spettacolari e impegnativi del calendario, oltre a essere l'unico circuito della stagione con un tracciato a otto. Situato nella prefettura di Mie, il circuito è di proprietà della Honda, il cui stabilimento di Suzuka, costruito nel 1960, è uno dei suoi principali siti in Giappone. Il tracciato è considerato impegnativo sia per l'auto che per il pilota. Lungo 5,807 chilometri, è composto da 18 curve, alcune delle quali sono entrate nella storia dell'automobilismo, come la Esses nel primo settore e la leggendaria 130R, ed è rimasto pressoché invariato nel corso degli anni.
Oltre alle già citate modifiche alla superficie della pista, ci sono altre piccole modifiche rispetto all'anno scorso, come i cordoli e le vie di fuga. La più significativa riguarda la curva 9, dove il cordolo singolo è stato sostituito da un doppio cordolo più alto, mentre l'erba sintetica all'esterno delle curve 2, 7, 9, 14 e 17 è stata sostituita da ghiaia.
La terra dei ciliegi in fiore, conosciuta in giapponese come “Sakura”, ha ospitato finora 40 Gran Premi del Campionato del Mondo di Formula 1. Il primo si è svolto nel 1976 e in totale sono stati tre i circuiti diversi che hanno ospitato la categoria fino ad oggi. Nel 1994 e nel 1995, il circuito di Aida ha ospitato il cosiddetto Gran Premio del Pacifico. Le edizioni del Gran Premio del Giappone sono state 38, di cui quattro (1976, 1977, 2007 e 2008) si sono svolte al Fuji, mentre le altre 34 si sono svolte tutte a Suzuka, la prima delle quali nel 1987.
Michael Schumacher ha il miglior record in Giappone. Il sette volte campione del mondo ha ottenuto sei vittorie a Suzuka - una con la Benetton, le altre con la Ferrari - e ha vinto anche entrambe le gare di Aida, sempre con la Benetton. Lewis Hamilton, che condivide con il tedesco il record di titoli mondiali, è secondo nella classifica giapponese, con cinque vittorie, una al Fuji e quattro a Suzuka. Tra le scuderie, la McLaren è in cima alla classifica con nove vittorie, seguita da Ferrari e Red Bull, a pari merito con sette. Schumacher è anche in testa alla classifica delle pole position, con otto, mentre la Ferrari è la squadra più vincente in questo senso con dieci.
Lo spostamento del Gran Premio del Giappone in una data anticipata del calendario ha privato l'evento della possibilità di decidere l'esito del campionato mondiale piloti. Fino al 2023, la questione si è risolta qui per ben 14 volte. Ayrton Senna ha conquistato tutte e tre le sue corone a Suzuka, nel 1998, 1990 e 1991, Schumacher ne ha vinta una ad Aida nel 1995 e due a Suzuka nel 2003 e 2003, e Mika Hakkinen ha vinto i suoi due titoli a Suzuka nel 1998 e 1999. Altri che hanno conquistato il campionato in Giappone sono stati James Hunt (1976), Nelson Piquet (1987), Alain Prost (1989), Damon Hill (1996), Sebastian Vettel (2011) e Max Verstappen (2022).
Sul podio di Suzuka, come già avvenuto a Melbourne e Shanghai, i piloti indosseranno un Podium Cap in edizione speciale, disegnato da Denis Dekovic e ispirato alla cultura del Paese del Sol Levante. Il cappellino fa parte di una collezione prodotta da Pirelli Design, composta da 14 versioni diverse dei 24 Gran Premi in calendario. Il cappellino è anche in vendita sul sito della Pirelli, per tutti i fan che lo desiderano.
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