Chi si è approcciato alla stagione 2025 senza avere i riflettori puntati addosso è sicuramente Isack Hadjar, esordiente della Racing Bulls, reduce da un'annata conclusa al secondo posto in Formula 2. Eppure le prime cinque gare sono state tutt'altro che deludenti, con il francese che ha dimostrato una costanza e una qualità di guida non scontate per un pilota alla sua prima esperienza assoluta in nella massima serie.
Hadjar ha sin qui mostrato una buona velocità, sia in qualifica che in gara: sono infatti due le partecipazioni al Q3 - entrambe poi culminate con un settimo posto in griglia di partenza tra Cina e Giappone - e sono altrettanti i piazzamenti in top ten ottenuti la domenica, precisamente a Suzuka (8°) e l'ultima fresca in Arabia Saudita (10°).
Il solo errore degno di nota in questo primo terzo di stagione che sta per volgere al termine coincide con quanto accaduto nel giro di formazione a Melbourne quando, complice la pista umida, il classe 2004 ha perso il controllo della propria vettura nei pressi di curva 2; un impatto contro le barriere che gli ha così impedito di prendere parte al primo Gran Premio stagionale.
Al netto di quella sbavatura, Hadjar ha comunque continuato a dimostrarsi un pilota solido e concreto, aspetto per nulla da sottovalutare quando si ha a che fare con un rookie.
I risultati sin qui ottenuti da Hadjar stanno sicuramente contribuendo a ribaltare l'opinione di molti, tra appassionati e addetti ai lavori, che alla vigilia della stagione avevano un po' snobbato il potenziale del francese.
Si parla tanto (giustamente) dei vari Antonelli, Bearman e Bortoleto che a suon di risultati nelle annate precedenti hanno contribuito ad alzare notevolmente la soglia dell'attenzione, ma ora sarebbe altrettanto corretto farlo anche nei confronti del pilota della Racing Bulls, come molto probabilmente sta già facendo la Red Bull, dal momento che il transalpino fa parte del Junior Team della squadra di Milton Keynes.

Proprio contro il brasiliano ora in forza alla Sauber, - già reduce dal titolo di Formula 3 l'anno precedente - Hadjar nel 2024 ha perso il titolo di Formula 2 nell'ultimo appuntamento di Abu Dhabi. Una prospettiva che ha, molto probabilmente, contribuito a renderlo l'esordiente più sottovalutato alla vigilia di questo Mondiale.
Un'altra importante dimostrazione è arrivata nell'ultima tappa in quel di Jeddah, figlia anche di una strategia efficace da parte del team di Faenza che ha deciso di partire con gomma hard, allungando così il primo stint. Una scelta che ha portato i frutti sperati già alla partenza, visto che il nativo di Parigi è riuscito a guadagnare immediatamente quattro posizioni (partiva 14esimo) che gli hanno spalancato le porte della zona punti sin dalle primissime battute della corsa.

L'aver esteso lo stint con la mescola più dura ha poi permesso ad Hadjar di avere una gomma più fresca e performante nella parte finale di gara, quando si è trovato a battagliare con le due Williams e, di conseguenza, con la possibilità di agguantare l'ottavo posto occupato da Carlos Sainz. Il 20enne ha dovuto però fare i conti con l'ottimo lavoro dello spagnolo, abile a concedere il DRS ad Alexander Albon che ha così potuto difendersi dai tentativi di attacco del parigino.
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