Più alte sono le aspettative, più cocenti sono le delusioni. Messa alle spalle la doppietta di gare mediorientale, la Ferrari arrivava a Miami consapevole di affrontare un fine settimana delicato, per molti aspetti cruciale per la stagione 2025, dove si andava a caccia di conferme a seguito del GP di Jeddah. Una tappa, in riva al Mar Rosso, che dopo il pessimo avvio di annata aveva mostrato una Rossa leggermente rinvigorita: per molti un segnale di speranza ultile a mandare in archivio il pessimo avvio di 2025 e da cui iniziare a vedere la SF-25 non come un'auto di vertice ma neppure come un progetto da buttare, magari con potenziale da sbloccare, compreso dai tecnici e in procinto di avviare un risalita.
Il tutto, come detto in apertura, era soggetto a conferma proprio nel weekend di Miami, tappa dunque dalle grandi aspettative poiché aveva il "compito", di confermare la bontà dei piccoli passo avanti compiuti anche (ma solo in piccola parte) grazie alle novità introdotte che parevano aver garantito uno step avanti. Purtroppo, guardando ai risultati, la crescita ha subito una brusca battuta d'arresto in Floridia, visto che in gara le Ferrari di Leclerc e Hamilton hanno chiuso al sesto e settimo posto, con la Rossa chiaramente quarta forza in campo,, dietro persino alla Williams e incapace di performare in nessun frangente di gara. L'unica nota è stata l'accessa, quanto imbarazzante (e umiliante dati i nomi e le posizioni in gioco) diatriba via radio tra i piloti per uno scambio di posizioni per una sesta piazza. Insomma, un GP fallimentare che ha aperto gli occhi alla Scuderia e lasciato poco spazio all'immaginazione: la SF-25 è nata male e solo rapidi ed efficaci sviluppi potranno rimetterla (forse) in gioco, magari insieme alla TD sulla flessibilità delle ali che arriverà da Barcellona.
Un momento, quindi, duro che è stato commentato da Leo Turrini nel suo blog "Profondo Rosso", in cui ha espresso il suo giudizio sul battibecco tra Hamilton e Leclerc, per usare verso di loro parole di grande fiducia e positività, sostenendo che ad oggi siano l'unica certezza del Cavallino, molto più della macchina, dirigenza e manager.
"Hamilton e Leclerc hanno ragione. Entrambi. Da marzo hanno fatto capire che hanno in mano una carriola. [...] A Maranello hanno sbagliato progetto. I drivers se ne erano accorti subito. A Miami, in sede di commenti radio aveva ragione Lewis. Quando Hamilton sottolinea i limiti del Muretto Rosso, è nel giusto. E anche per questo aveva senso metterselo in casa. [...] Ma se la vettura è una utilitaria, arrivederci e grazie. Stiamo indietro la Williams di Albon, mica la McLaren di Ayrton.. Poi, Leclerc è più veloce e con una Rossa meno scarsa se la giocherebbe con Piastri e Verstappen. [...] A maggio 2025, le uniche certezze Ferrari sono i piloti. Non Elkann. Non Vigna. Non Vasseur".
Leggi anche: Red Bull, Horner a rischio? Spunta il nome del possibile sostituto... e la Ferrari osserva
Leggi anche: La Ferrari naufraga a Miami, Piastri vince ancora. Super Willams: le pagelle del GP
Foto copertina media.ferrari.com