La stagione 2025 di F1 è da poco iniziata e, malgrado la realtà della pista stia fornendo chiari verdetti, pare comunque destinata, nel bene e nel male, ad avere un filo conduttore che la accompagnerà sino ad Abu Dhabi. Stiamo parlando dell'arrivo di Hamilton in Ferrari: il colpo della Rossa, capace di unire il pilota e il team più vincenti di sempre, accomunati dalla volontà di tornare a vincere per diventare ancor più leggendari insieme. Un segnale forte che la Scuderia ha voluto inviare ai rivali relativo alla volontà di tornare a vincere, l'ultima di una serie di mosse in cui l'affaire Hamilton si è posto come 'atto finale': dopo l'arrivo di Fréd Vasseur, di Loic Serra e il rinnovo di Leclerc.
Una sequela di mosse che, unite alla teorica crescita della vettura (ad oggi non ravvisabile, data la poca velocità della SF-25 e le molte difficoltà di adattamento dell'ex Mercedes alla vettura) avrebbero dovuto, teoricamente, permette al Cavallino di tornare al successo. Un passo auspicato, possibile anche grazie alla line-up formata da Sir Lewis e Charles Leclerc: sulla carta la migliore del lotto. Una coppia che, per qualche sliding door, avrebbe potuto essere diversa, se solo la Ferrari avesse deciso di puntare su un nome diverso per sostituire Carlos Sainz. Ingaggiando sempre un campione indiscusso, a Maranello avrebbero potuto puntare anche su Max Verstappen che, provato delle difficoltà Red Bull (tecniche e non...) e non indifferente al fascino della Ferrari, avrebbe preso in considerazione una proposta da Via Abetone, come riportato da noi in esclusiva lo scorso 30 marzo. L'olandese, infatti, avrebbe ammesso che, se i vertici Ferrari decidessero di contattarlo, prenderebbe seriamente in considerazione un passaggio in rosso.
Una voglia di Ferrari, quella del quattro volte campione del mondo, che per ora può essere soddisfatta solamente durante alcuni test per il suo team impegnato nel mondo del GT a cui, ogni volta che ne ha modo, Max prende parte con piacere e coinvolgimento, mettendo a disposizione il suo talento in test privati utilii a migliorare l’assetto delle vetture che schiera: una Ferrari, appunto, 296 GT3 che si è aggiunta ad una Aston Martin Vantage.
Secondo quanto riportato dalla testata tedesca Auto Motor und Sport, il pilota Red Bull è sceso ieri in pista sul mitico Nurburgring in occasione dei test ufficiali della NLS (campionato tedesco dall’ADAC), non utilizzando però il suo vero nome, ma uno pseudonimo. Sulla portiera della sua Ferrari, infatti, c'era il nome ‘Franz Hermann’ con la bandiera olandese accanto: stratagemma che non ha impedito il suo riconoscimento e che, in qualche modo, ha impedito a Max Verstappen di godersi qualche giro su una delle piste più spettacolari al mondo in tutta tranquillità. Per evitare di essere ‘preso d’assalto’. Pertanto, la Red Bull ha messo a disposizione del suo pilota il suo personale di sicurezza e impedito a fotografi esterni di accedere nel garage.
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