Il GP di Imola ha restituito un sorriso a Lewis Hamilton, autore di una gara tutta in rimonta dopo una qualifica disastrosa. Il sette volte campione del mondo partiva dall’undicesima posizione in griglia, frutto di un sabato da dimenticare per lui e per la Ferrari. Eppure, la domenica ha avuto un sapore molto diverso: grazie a una strategia perfetta e a un pizzico di fortuna, Hamilton ha chiuso al quarto posto, ad appena pochi secondi dal podio occupato da Oscar Piastri.
Il via non è stato dei migliori: Hamilton è rimasto bloccato dietro Leclerc e ha perso anche una posizione a favore di Kimi Antonelli, che lo ha abilmente contenuto per tutta la prima parte di gara. Ma la strategia della Ferrari ha fatto la differenza: partenza su gomma Hard, stint allungato in attesa di un’eventuale Safety Car o VSC, che è puntualmente arrivata quando la Haas di Ocon si è fermata a bordo pista. Hamilton ha potuto effettuare il pit stop in regime di Virtual Safety Car, guadagnando terreno.
«La strategia è stata fantastica oggi, non abbiamo sbagliato nulla» ha detto Hamilton a fine gara. «Il setup era davvero ottimo e credo che abbiamo fatto un bel passo avanti sulla prestazione in gara».
Un secondo stop, approfittando della Safety Car causata dal ritiro di Antonelli, ha consentito a Lewis di lanciarsi negli ultimi 10 giri con il vantaggio di gomme nuove, arrivando a sfiorare il podio.
Ma oltre alla rimonta in pista, Hamilton ha vissuto a Imola il suo primo vero assaggio del mondo Ferrari: «Nel giro di formazione ho voluto fare foto e video della folla. È stato come rivivere i ricordi da bambino sul divano a guardare Schumacher con la Ferrari. Ora sono io in una delle due rosse, con quella stessa connessione. Incredibile».
L’esperienza italiana ha lasciato il segno: «A Silverstone il legame con i tifosi è speciale, ma qui è diverso: non importa chi guida, amano la macchina rossa. E quando la vedono passare si esaltano. È fantastico».
Resta però il nodo del sabato: «Ogni weekend è ancora una scoperta con questa macchina. Il nostro problema principale resta il giro secco. Se riusciamo a migliorare lì, possiamo lottare molto più in alto».
Hamilton guarda già al prossimo GP di Monaco, consapevole che lì servirà massimizzare tutto, soprattutto nei tratti a bassa velocità dove, ammette, la Ferrari soffre ancora rispetto ai migliori: «Abbiamo qualche idea da provare la prossima settimana. Se riusciamo a trovare un po’ di performance, potremmo fare meglio anche lì».
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