Grazie, Charles. Grazie per aver regalato alla Ferrari il secondo podio della stagione a Monaco. Tra le tue strade. Tra le strade in cui sei cresciuto. Tra le strade che ti hanno portato ad essere quello che sei oggi.
Grazie, Charles. Grazie per esserti presentato alle telecamere deluso dopo il secondo posto della qualifica, consapevole che vincere la domenica sarebbe stato praticamente impossibile.
Grazie, Charles. Grazie per averci comunque provato fino all'ultimo, tallonando Norris e cercando di forzarlo a commettere un errore a tutti i costi.
Grazie, Charles. Grazie per aver regalato ai tifosi tante emozioni anche quest'anno, dove le cose non stanno andando come sarebbero dovute andare.

Grazie, Charles. Grazie per aver giurato amore alla Ferrari sin da quando eri piccolo, sin da quando guardavi la gara di Monaco dal balcone.
Grazie, Charles. Grazie per non aver mai considerato l'opzione di trovare un'altra sistemazione; perché il tuo obiettivo è quello di vincere, ma soprattutto di farlo in Rosso.
Grazie, Charles. Grazie per continuare a credere in un progetto che da sette anni, per un motivo o per un altro, non è riuscito a metterti nelle condizioni di prenderti quello che ti meriti: un titolo mondiale.
Grazie, Charles. Grazie per tutte le emozioni che ci regali; perché anche quelle restano nel cuore delle persone, non solo i trofei. E tu, nel cuore dei ferraristi, ti sei guadagnato un posto ad honorem (per onore). O meglio, ad animi motum (per emozione).
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