Si sa, Monaco è un GP a sè, dal punto di vista scenografico e di contorno ovviamente, ma anche dal punto di vista tecnico, essendo del tutto diversa da tutti gli altri tracciati del lotto. Eppure, malgrado tutto, assegna lo stesso punteggio degli altri e, proprio per questo, fornisce motivi per sorridere alla Ferrari che, dopo un negativo avvio di annata e un fine settimana ad Imola ricco di alti e bassi, nel Principato si è rivelata la seconda forza in campo, centrando con Charles Leclerc il secondo podio stagionale e con Lewis Hamilton una buona quinta piazza che, date le condizioni di partenza, appare come assai positivo sia per il bottino finale che per l'adattamento del sette volte campione del mondo con la Scuderia. Insomma, in soli sette giorni la Rossa pare passata dal "from zero to hero", mostrando un bel balzo avanti, e la capacità di apprendere dagli errori commessi.
Insomma, dopo numerose critiche e delle previsioni della vigilia, va dato atto al Cavallino di essere stato capace il ribaltare i pronostici (si prevedeva una SF-25 in affanno, da top10 e poco più, oltre che ben lontana dalla SF-24 che tanto bene aveva fatto dodici mesi fa) e dare a Leclerc ed Hamilton una vettura capace di offrire il feeling necessario per spingere al massimo a Montecarlo e centrare un buon risultato, utile a gettare le basi per provare, chissà, a dare una piega diversa al prosieguo della stagione, magari a partire dal GP di Spagna con la stretta in arrivo sulla flessibilità delle ali anteriori. Una possibile svolta anche dopo un successo che al pilota numero 16 è sfuggito di poco, malgrado la pesante pressione posta sul vincitore Lando Norris negli ultimi giri.
Una gara, quindi, positiva che rappresenta una boccata d'ossigeno per Maranello e che, ai microfoni di Sky Sport F1, è stata analizzata dal team principal Fred Vasseur, che in primis ha commentato la prestazione del suo team e dei suoi piloti, sia in confronto con i pronostici della vigilia che in virtù dei riscontri avuti nel weekend di Monaco.
"Sono contento, avremmo firmato per il secondo posto alla vigilia. Essendo stati davanti dalle FP1 ci saremmo aspettati di più ieri ed eravamo frustrati. Oggi abbiamo fatto il nostro lavoro ma era impossibile superare e con la penalità ad Hamilton avevamo solo una macchina per lottare con le McLaren. Ci ha messo con le spalle al muro. Leclerc ha fatto un bel lavoro, sempre lì, ma era impossibile superare. Hamilton ha avuto passo fino al giro 35, poi nel traffico ha perso molto rispetto agli altri. Poi ha perso ancora nella gestione dei doppiaggi. Ha pagato molto la penalità di ieri e non la mancanza di passo di oggi".
Il manager francese ha poi parlato del prossimo GP di Spagna, dove ci saranno le novità sulla flessibilità delle ali anteriori: fattore atteso dal Cavallino per poter sperare di avere un reset dei valori in campo e iniziare una stagione diversa...
"È difficile parlare, e credo che molti abbiano giocato di squadra. Con le due soste permetti dei trucchi e posso capire come si sentano i piloti dietro macchine più lente. Parliamone con gli altri e vediamo cosa fare. Ora pensiamo alla Spagna, dove ci .saranno nuove regole sulle ali e tutti aspettano quella gara per capire come saranno le prestazioni. Potrebbe esserci un reset. Noi pensiamo a a migliorare. Siamo cresciuti nelle curve ad alta velocità e qui in quelle lente. Tutti i team avranno nuove ali anteriori dalla Spagna, quelle saranno le novità".
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Foto copertina media.ferrari.com