Ad Imola la prima delle due Ferrari aveva conquistato un undicesimo posto al termine della qualifica, causando sgomento tra piloti, tifosi e addetti ai lavori. Una settimana dopo, malgrado si sia passati da un tracciato vero ad uno assolutamente atipico e facente storia a sè, la Scuderia ha mostrato un netto balzo in avanti, conquistando un secondo (quindi una prima fila) e un quarto posto nella qualifica del GP di Monaco, mostrandosi capace di apprendere dai propri errori e fare dei passi in avanti nelle aree spesso citate a parole. Insomma, va dato atto alla Rossa di essere stata capace il ribaltare i pronostici della viglia (con una SF-25 lontana dalla SF-24 che tanto bene aveva fatto dodici mesi fa) e dare ai due piloti una vettura capace di dare il feeling con cui spingere al massimo tra le stradine di Montecarlo e centrare un buon risultato.
Una monoposto che ha permesso a Leclerc ed Hamilton di chiudere una qualifica assai solida e gettare le basi per provare, chissà, a replicare la straordinaria vittoria del GP di Monaco 2024, ancora oggi indelebile per i tifosi del Cavallino, sfruttando sia le posizioni di partenza che, chissà, il caos dettato dalla doppia sosta che, da quest'anno, è obbligatori in costa azzurra. Una domenica, quindi, promettente per la Rossa dopo un forte risultato che a posteriori, ha lasciato un pizzico di amaro in bocca al team principal Frédéric Vasseur, come da lui stesso ammesso ai microfoni di Sky Sport F1, che però non ha affatto perso l'entusiasmo per la gara di domani.
"Non posso dire di essere completamente soddisfatto. Quando arrivi vicino alla pole, è normale volere di più. Charles ha fatto un lavoro eccezionale da venerdì, e il gap che gli è mancato è davvero minimo. La pole era alla portata. Vittoria? Quando ti piazzi così bene in qualifica devi pensarci seriamente. Siamo in una posizione in cui tutto è possibile".
Una gara che, come sempre accade per il traffico e per l'elevata possibilità di Safety Car e date le nuove variabili di cui abbiamo detto, potrebbe essere assai confusionaria e capace di regalare sorprese che la Ferrari è pronta a cogliere. Questo, quindi, il pensiero del manager francese
"A Monaco la strategia è sempre un azzardo, bisogna cercare di indovinare cosa può succedere. È una lotteria ma avere due macchine nelle prime quattro posizioni ci dà la possibilità di avere due strategie diverse e quindi coprirci le spalle. La gara è sempre imprevedibile. Safety car, traffico, incidenti: ogni cosa può cambiare gli scenari. Di solito quando prepari una strategia pensi solo a cosa succede davanti, ma qui serve flessibilità. Può accadere di tutto, e questo può giocare a nostro favore".
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Foto copertina media.ferrari.com