Il podio di Barcellona è una boccata d’ossigeno, ma Charles Leclerc non si lascia ingannare. Dietro il sorriso, c’è una consapevolezza lucida: la Ferrari non è ancora dove dovrebbe essere. “Oggi siamo sul podio grazie alla safety car. Altrimenti il nostro posto era il quarto”, ha dichiarato senza giri di parole. “Non penso di avere più fiducia nella possibilità di finirci con costanza, ma stiamo cominciando a capire la macchina e come metterla a punto per tirare fuori il massimo".
Una crescita tecnica che però, secondo il monegasco, sta costando troppo in termini di guidabilità. Il setup ideale, per ora, passa ancora da compromessi estremi che rendono difficile il lavoro del pilota. “Serve qualcosa di nuovo, presto. Altrimenti sarà difficile lottare regolarmente per i podi".
Il podio spagnolo, secondo consecutivo dopo quello di Monaco, è stato dunque una “buona sorpresa”, arrivata anche grazie a un pizzico di fortuna. Ma le gerarchie non sono cambiate, e Leclerc non si nasconde. “Non sono al settimo cielo per un terzo posto. Ma venendo qui non me lo aspettavo. È stato un buon colpo, frutto anche della strategia. Ora, però, dobbiamo fare progressi veri".
Una dichiarazione chiara: servono sviluppi concreti, e in fretta. La Ferrari, oggi, si affida ancora troppo spesso al talento del suo numero 16. Per tornare a vincere con costanza non basterà.
Foto copertina www.ferrari.com
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