L'indiscrezione - F1, ecco la prima bozza del calendario 2026: che ne sarà di Imola?
03/06/2025 20:30:00 Tempo di lettura: 5 minuti

Il 2026 segnerà l’inizio di una nuova era per la Formula 1, grazie all’introduzione di monoposto completamente rinnovate e a una revisione sostanziale del regolamento tecnico, in particolare per quanto riguarda le power unit. I team sono già al lavoro per definire i propri piani strategici in vista di questa transizione epocale, mentre parallelamente prende forma anche il calendario della prossima stagione.

Secondo quanto riportato da The Athletic, la stagione 2026 dovrebbe ancora una volta prendere il via in Australia. Il nuovo contratto siglato per mantenere il Gran Premio di Melbourne in calendario prevede infatti che la gara inauguri il campionato in cinque edizioni nel corso del periodo contrattuale. Il 2026 rappresenterebbe il secondo appuntamento tra questi cinque.

La scelta di partire dall’Australia suggerisce che la stagione inizierà in modo simile a quella attuale, con la F1 impegnata in tre trasferte molto distanti tra loro già nelle prime settimane: Australia, Cina e Giappone. Solo successivamente il Circus si sposterà in Medio Oriente, ben oltre la fine del Ramadan.

Uno dei cambiamenti più rilevanti nel calendario 2026 sarà lo scambio di date tra il Gran Premio di Monaco e quello del Canada. Questa modifica è motivata da esigenze logistiche: l’obiettivo è ottimizzare il trasporto delle attrezzature e agevolare i movimenti del paddock, raggruppando gli eventi per prossimità geografica.

In passato, Montreal aveva insistito per mantenere la sua tradizionale collocazione a metà giugno, per evitare i rischi legati al clima instabile di maggio. Tuttavia, è stato raggiunto un accordo che prevede lo spostamento del GP del Canada verso la fine di maggio, mentre Monaco si disputerà nel primo weekend di giugno.

Questo cambiamento, tuttavia, solleva una questione spinosa: la possibile sovrapposizione con la 500 Miglia di Indianapolis. Finora, i due eventi si erano svolti nello stesso giorno ma in orari sfalsati, grazie ai fusi orari. Con la nuova collocazione, invece, Formula 1 e IndyCar si troveranno a gareggiare praticamente in contemporanea. La scelta della F1, volta a razionalizzare il calendario, non ha tenuto conto di questa sovrapposizione, suscitando delusione tra molti appassionati che vedevano nella combinazione Monaco–Indy 500 una vera e propria "festa del motorsport".

Per quanto riguarda le novità assolute, l’unico debutto previsto nel calendario 2026 sarà quello del Gran Premio di Madrid, che prenderà il posto di Barcellona come nuova sede spagnola della Formula 1 grazie a un accordo di lungo termine. Tuttavia, poiché Barcellona è ancora sotto contratto per il 2026, la Spagna ospiterà due gare. Per questo motivo sarà necessario distanziare i due appuntamenti nel calendario.

Secondo le indiscrezioni, Madrid dovrebbe essere inserita nel gruppo di gare europee post-pausa estiva, collocandosi dopo il Gran Premio d’Olanda a Zandvoort, che nel 2026 vivrà la sua ultima edizione prima di uscire dal calendario, e dopo il Gran Premio d’Italia a Monza.

Il resto del calendario dovrebbe rimanere sostanzialmente invariato rispetto al 2025, comprese le due tappe americane: Austin in ottobre e Las Vegas a novembre. Per quest’ultima non è ancora stato annunciato un nuovo contratto oltre il 2025, ma gli organizzatori si dicono fiduciosi di poter trovare presto un accordo per il rinnovo.

La nota dolente, almeno per noi italiani, riguarda Imola. Dalla prima bozza del calendario 2026, infatti, l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari risulta assente. La Formula 1 farà tappa in Italia solo una volta, a Monza. Tuttavia, le istituzioni e gli organizzatori sono già al lavoro per riportare il circuito romagnolo in calendario, con l’obiettivo di rientrare a partire dalla stagione 2027.

 

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