La strategia di questo inizio di stagione per Max Verstappen è stata chiara sin da subito: limitare il più possibile i danni e restare in scia dei due McLaren, approfittando di qualche passo falso eventuale della casa di Woking, in attesa di poter contare su un mezzo che possa garantire una competitività maggiore.
Ci stava riuscendo bene l'olandese che - grazie al suo infinito talento - si è messo spesso nel mezzo tra Lando Norris e Oscar Piastri, riuscendo anche a far dubitare la McLaren della propria superiorità. È esattamente ciò che stava succedendo la scorsa domenica in quel di Barcellona quando, grazie ad una strategia super aggressiva impostata sulle tre soste, era riuscito a tornare in gioco per qualcosa di più di un semplice terzo posto.
A rovinare i piani del quattro volte iridato è stata però la Safety Car, chiamata in causa a seguito del ritiro di Kimi Antonelli. Non avendo più alcun set di soft a disposizione, la Red Bull si è trovata costretta a montare sulla monoposto numero 1 il compound più duro; peccato che così facendo alla ripartenza Verstappen sia diventato preda di Leclerc prima e Russell poi. Proprio il britannico è stato protagonista di un "corpo a corpo" inaspettato nei pressi di curva 5 che ha poi portato alla penalità di 10 secondi inflitta al nativo di Hasselt.
Nonostante le scuse pubbliche dello stesso Max sui propri canali social, il drop in P10 è stato consequenziale alla mossa infelice, oltre che assolutamente corretto e inevitabile. Un danno che si riflette anche e soprattutto sulla classifica, con Verstappen che ha lasciato Barcellona con un deficit di 49 lunghezze da Oscar Piastri. La stagione è ancora lunga, ma quanto accaduto al Montmelò sembra assumere i contorni di un vero e proprio colpo da KO, anche se considerare sconfitto il "pugile" Max non è mai una buona idea soprattutto perchè, conoscendolo, sarà pronto a reagire già la settimana prossima in Canada.
Certo che - di contro - la voglia di rivincita del duo Verstappen-Red Bull difficilemente basterà se in contemporanea non arriverà un aiuto dal box McLaren; perciò, al momento, il Mondiale sembra sia diventato a tutti gli effetti un affare esclusivo tra Norris e Piastri, a maggior ragione se l'olandese dovesse incappare in una squalifica, siccome i tre punti di penalità sulla patente lo hanno ormai portato ad una sola lunghezza dal race ban.
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