Ferrari, manca una visione comune: Vasseur e Hamilton il termometro della «spaccatura»
18/06/2025 07:30:00 Tempo di lettura: 5 minuti

Errori, voci destabilizzanti e un mix di scelte discutibili e sfortuna. Alla Ferrari non è mancato nulla, in senso negativo, nel fine settimana di Montreal, per portare a casa un risultato deludente e tutt'altro che esaltante (complice anche la mancanza di velocità della vettura). Il tutto in una tappa in cui la Rossa aveva voglia di confermare i progressi visti in Spagna, a cui però si sono opposti i fattori elencati che non hanno aiutato a trovare i feedback sperate. Le voci relative al futuro del team principal Vasseur, gli errori di Leclerc hanno costituito un domimo di fattori per cui in Canada è stato impossibile terminare una gara soddisfacente, chiusa solo in quinta posizione con Leclerc e sesta con Lewis Hamilton. Un bottino che, pur tra le mille variabili, ha mostrato come una delle poche certezze per la Scuderia di oggi sia il valore della vettura, incapace di andare oltre il ruolo di terza/quarta forza in campo. Un quadro poco rassicurante per Maranello che da inizio anno sta vivendo un momento di grande difficoltà che, inevitabilmente, sta producendo nervosismo nell'ambiente

Hamilton d'attacco

Un nervosismo che è alla base anche di una "spaccatura" ideale all'interno della GeS tra gli attori principali: i piloti, Hamilton in primis, e il team principal Vasseur con la squadra e la dirigenza alle spalle (il supporto di entrambe le parti, malgrado i rumors, appare ancora solido). Una netta divergenza, quindi, sulla visione comune del futuro del team e della direzione necessaria da intraprendere per raggiungere gli obiettivi prefissati. “Vediamo che altri portano aggiornamenti -ha detto Hamilton in Canada- e non so perché noi non ne abbiamo ancora introdotti. [...] Ci sono tanti cambiamenti da fare nel sistema. [...] È chiaro che non siamo in corsa per il titolo. Dobbiamo fare in modo che l’anno prossimo avremo una gran macchina: non dobbiamo sprecare troppo tempo su questa stagione". Insomma, per Sir Lewis è tempo di spingere sull'acceleratore (la squadra lo sta per accontentare, completando la sospensione posteriore e il nuovo fondo che dovrebbero dare una svolta alla stagione), prima di abbandonare la SF-25 e pensare al 2026.

Vasseur in stile...Binotto

Al contrario dei piloti, lo staff tecnico, di cui si fa portavoce Fréd Vasseur, pensa che non si sia ancora sfruttato il potenziale della SF-25 visto dai dati. Motivo per cui il francese "minimizza" costantemente l'arrivo di novità, ponendo l'accento sull'esecuzione ottimale dei weekend di gara e sulla comprensione della vettura. "Avremo modifiche – le parole di Vasseur - ma non credo sia il problema. Se fai il primo settore record, non penso che ci sia bisogno di portare tanti aggiornamenti. Non è che gli altri li introducano tutti i weekend". Una visione, di fatto, opposta a quella del pilota che lo stesso Fréd ha voluto, e che fa emergere importanti divergenze in seno alla Rossa: una "binottiana", del capire prima di intervenire ed una che invoca novità come panacea di tutti i mali. Insomma, la spaccatura è netta, tanto da emergere pubblicamente (malgrado l'ufficio stampa indirizzi le parole e smorzari ogni polemica),

Necessità di riflessioni

Una spaccatura che la Scuderia dovrà sanare quanto prima, sia portando in pista novità per provare a raddrizzare un anno che, nato vincente, potrbbe lasciare grandi strascichi (sono stati richiamati tecnici al lavoro sulla 678, per intervenire sulla sospensione posteriore) e sia, non tanto per salvare il 2025 quanto per un solido futuro, fermandosi a riflettere. Tutti insieme: piloti, dirigenza e team principal. E chiedersi se, come si è detto e si è fatto, si crede in questo progetto, dando piena fiducia e mano libera al numero uno del muretto (facendo, se necessario, dei passi indietro dai piani alti, riducendo ogni interferenza), che a sua volta dovrebbe impostare un lavoro basato su una visione, su un modus operandi chiaro e condiviso sia con i tecnici che con i piloti, da lui stesso voluti e confermati, con cui è impossibile, e talvolta inammissibile, avere una differenza così ampia di vedute come quella che sta emergere in queste settimane.

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Foto copertina x.com


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