Nel giorno in cui una Red Bull e una Mercedes (incidente) e le Williams (ritiri per affidabilità) non tagliano il traguardo, uscire dal Gran Premio d’Austria senza nemmeno un punto rappresenta per Alpine una clamorosa occasione persa. Ma quello che allarma di più è vedere le monoposto blu chiudere la corsa dietro a Haas, Sauber e Visa RB. Un segnale chiaro che qualcosa, nella stagione 2025, continua a non funzionare.
Il messaggio arriva diretto e senza fronzoli da Flavio Briatore, executive consultant e team principal ad interim del team francese:
“Abbiamo perso terreno rispetto ai nostri rivali diretti in campionato dopo un’altra gara senza punti e, francamente, questo livello di prestazione è sempre più preoccupante.”
Al momento, tutti i punti dell’Alpine sono stati ottenuti da Pierre Gasly. Il giovane Franco Colapinto, subentrato a Jack Doohan dopo sei gare non è ancora riuscito a lasciare il segno. E proprio sul weekend austriaco Briatore ha sottolineato una generale mancanza di competitività in gara, a fronte di una discreta velocità mostrata in qualifica:
“Ieri la macchina era veloce e avremmo dovuto avere entrambe le auto in Q3. Le domeniche, però, sono una storia molto diversa per noi ed è importante capire il perché, soprattutto se vogliamo ribaltare questa stagione da questa posizione difficile.”
Gasly ha guadagnato posizioni in partenza, salendo fino alla sesta posizione con gomma soft, ma ha poi lamentato scarsa aderenza e possibile danno alla vettura, sprofondando nella seconda metà del gruppo. Colapinto ha invece vissuto un'altra gara complicata: prima il contatto con Yuki Tsunoda che lo ha spedito in testacoda, poi una penalità per aver ostacolato Oscar Piastri durante il doppiaggio. Ha chiuso 15°, due posizioni dietro al compagno di squadra.
La classifica costruttori, intanto, è sempre più impietosa: Alpine è ultima, con 15 punti di distacco dalla Sauber, che ha raccolto punti in ognuna delle ultime tre gare.
Le parole di Briatore certificano la crisi Alpine e aprono scenari incerti sul futuro prossimo del team. Il divario con la concorrenza diretta si allarga, e non basta più incolpare la sfortuna o gli episodi: serve un cambio di passo, in fretta. La speranza è che la pausa estiva possa servire per una riflessione tecnica profonda, ma l’impressione è che – almeno per il 2025 – la situazione sia già compromessa.
Foto copertina media.alpinecars.com
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