Tra fake news e click bait: la reazione dei piloti
17/07/2025 15:15:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Il modo di comunicare le notizie ha visto un cambiamento drastico a seguito dell'avvento dei social media: prima le dichiarazioni erano riportate solo dai giornali o editoriali cartacei, ed era inevitabile che a un titolo accattivante seguisse anche la lettura del pezzo. Con l'avvento di internet e di contenuti sempre più rapidi, veloci, da vedere in un momento e dimenticare, ora è importante catalizzare l'attenzione dell'utente (che, tra l'altro, non sempre leggerà tutta la notizia). Quello che si perde, però, è la qualità, a favore di titoli acchiappa like e fake news, che mettono in cattiva luce anche gli stessi protagonisti. 

Un esempio di questo è appena accaduto ai danni di Carlos Sainz. Infatti, di recente il pilota ha affermato che “un pilota con un grande ego avrebbe potuto fare a pezzi la Ferrari in quell’anno, magari diventando un po’ politico", ma un noto quotidiano italiano ha travisato le sue parole con un "avrei potuto distruggere la Ferrari"; l'obiettivo era probabilmente farlo passare per il "cattivo della situazione", in modo tale da scatenare l'engagement dei lettori. Peccato che il diretto interessato se ne sia accorto, lasciando un commento sotto alla pagina con "Grazie per il clickbait". Allo stesso tempo, lo spagnolo si è scagliato contro Carlo Vanzini, che aveva scritto un "ok" sotto il post; al che, Sainz ha risposto con "ciao". 

Anche Charles Leclerc ha vissuto un evento simile. Un utente ha pubblicato una sua foto affermando che fosse al tanto discusso compleanno di Lamine Yamal, l'asso del Barcellona. In verità, il monegasco non era presente alla festa, e per mostrarsi lontano dai fatti ha commentato con una faccia confusa. Non c'è da soprendersi, quindi, che i piloti sopportino male il media day e che ci sia bisogno di una squadra di PR per scacciare eventuali malintesi, in quella che sta diventando la sopravvivenza del più forte nella giungla del web. 

 

Foto copertina x.com

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