La Ferrari si prepara a lasciare Maranello alla volta di Spa-Francorchamps, per affrontare il GP del Belgio, evento che potrebbe essere il turning point della stagione. L'obiettivo della Scuderia non è quello di sfidare la McLaren nel mondiale (dato l'enorme vantaggio tecnico del team di Woking), ma sbloccare il vero potenziale della SF-25, e renderla la seconda forza in campo. In Vallonia, quindi, il Cavallino punta a mostrare la bontà dello staff tecnico diretto da Loic Serra, finito sotto esame dopo il flop della SF-25: vettura su cui, essendosi insediato solo ad ottobre, ha messo mano solo per dettagli. Insomma, i frutti del lavoro di questo gruppo di lavoro saranno visibili solo con l'arrivo della nuova sospensione posteriore, pensata per correggere un progetto deficitario nel retrotreno: fattore che non ha permesso di far viaggiare la Rossa nella configurazione per cui è stata concepita, rendendo impossibile estrarne il potenziale.
Un target che a Maranello pensano di poter centrare con la sospensione posteriore che ha debuttato nel filming day al Mugello (promossa, con cauto ottimismo figlio dei riscontri forniti), che segue l'idea Mercedes, col braccio anteriore del triangolo superiore inclinato in avanti per stabilizzare l'auto nei transitori e in frenata, e permettere, di fatto, setup più rigidi e con altezze minime (per cui è stata concepita la SF-25).
Dei correttivi che alimentano la speranza, per la Rossa, di trovare una soluzione ai problemi incontrati da Lewis Hamilton e Charles Leclerc, con il monegasco che si presenta al via della seconda metà di stagione pronto a riscattare il deludente GP di Gran Bretagna: in un fine settimana iniziato bene, il monegasco non è andato oltre il 6° in griglia e 14° posto in gara, dopo una sequela di sbavature e chiamate errate.
Episodi non del tutto normali per un pilota come lui, a cui però aveva reagito facendo una forte autocritica verso se stesso, come più volte accaduto in passato, prendendosi la totale responsabilità dei propri errori, non all’altezza delle aspettative. Aspetto, questo, di cui ha partano anche il team principal della Ferrari, Frédéric Vasseur che ha confermato tale punto di forza del suo pilota, sostenendo però come alle volte tutto ciò possa diventare una debolezza nel momento in cui Charles si colpevolizza eccessivamente: “Per 10 anni, una qualità di Charles è stata la capacita di rimproverarsi. A volte si rimprovera troppo. Apprezzo il fatto che i piloti possano dire: ‘Ok, è colpa mia’. È positivo, non manda il team nella direzione sbagliata. I piloti sono esseri umani: commettono errori, come tutti, ed è positivo che lo ammettano”.
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