Ferrari, Leclerc duro: «Siamo tre decimi dietro. Imparare va bene, ma io voglio vincere»
26/07/2025 13:15:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Cambiare tutto, per non cambiare niente. Malgrado le aspettative della vigilia legate al debutto della nuova sospensione posteriore, per ora il fine settimana del GP del Belgio per la Ferrari si è rivelato avaro di soddisfazioni e privo di significativi cambiamenti rispetto allo stato di forma della vettura. Nella attese, infatti, la nuova sospensione della SF-25 e il nuovo fondo della vettura avrebbe dovuto aiutare il Cavallino a par progredire il team, sbloccare il potenziale nascosto dell'auto e rendere Hamilton e Leclerc capaci di piazzarsi costantemente alle spalle delle due McLaren, come seconda forza in campo.

Tra teoria e realtà...

Tutto in modo teorico, perché nei fatti la SF-25 vista a Spa-Francorchamps non è parsa dissimile rispetto a quella vista sinora, visto che sia nella qualifica Sprint che nella Sprint vera e propria il Cavallino non è andato oltre il ruolo di terza forza in campo, alle spalle sia della Red Bull che della McLaren, incassando un gap di circa mezzo secondo al giro e palesando sia problemi di gestione delle gomme che di comportamento della monoposto nei diversi scenari, non apparendo mai nella partita di vertice. Ancor meno lo è stato Lewis Hamilton, disperso nelle retrovie dopo la fallimentare qualifica di ieri. Non certo un risultato soddisfacente tra le Ardenne, che non porta ad una automatica bocciatura delle novità (servirà tempo per integrarle in vettura e affinarle), ma che non le etichetta come panacea dei mali della Rossa.

Parla Leclerc

Un risultato, quindi, che non lascia soddisfatti gli uomini del Cavallino, che ai microfoni di Sky Sport F1 è stato analizzato da Charles Leclerc che, comunque, ha provare a lottare col coltello tra i denti per tentare di fare il massimo e salvare il risultato finale. Leclerc che, nel post sessione, è parso sconsolato ai microfoni dei media nel Ring, ammettendo come pur vedendo i benefici ci sia ancora molto da imparare della vettura. Un percorso che però mantiene ancora lontano il Cavallino dal successo...

"Quello che ho fatto al via non ha cambiato molto, ma sono passato all'esterno su Norris senza prendere rischi. Ma alla fine non è cambiato nulla. Ho spinto al massimo ma eravamo dietro di tre quattro decimi e facciamo fatica. Impariamo molto, ma vorrei vincere".

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Foto copertina www.ferrari.com


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