La Ferrari arrivava a Spa-Francorchamps con l'obiettivo minimo di essere la seconda forza in campo. E il target, al momento, è stato centrato, almeno vedendo la graduatoria finale delle qualifiche del GP del Belgio, pur non con la dinamica che il team diretto da Frédéric Vasseur si sarebbe aspettato alla vigilia, date le grandi aspettative legate al debutto della nuova sospensione posteriore.
Gli aggiornamenti, infatti, hanno portato il Cavallino a disporre della SF-25 in una versione "definitiva" (che avrebbe dovuto finalmente sbloccare tutto il suo potenziale), ma le prestazioni osservate non sembrano aver evidenziato significativi cambiamenti dello stato di forma dell'auto, e non è difficile ammettere che l'obiettivo di essere la seconda forza in campo è stato rispettato non tanto per uno step effettivo della vettura, quanto più per l'ennesimo capolavoro di Leclerc sul giro e l'errore nel momento clou della Q3 di Max Verstappen.
Malgrado la seconda fila nella qualifica belga, a ben vedere le prestazioni della vettura sembrano rimaste pressoché invariate rispetto alle ultime uscite, malgrado, come detto, la nuova sospensione e il fondo avrebbero dovuto aiutare la Ferrari a sbloccare il potenziale nascosto aiutando i piloti a piazzarsi costantemente alle spalle delle due McLaren. Al contrario, la SF-25 vista a Spa non è stata molto diversa da quella che ha corso le prime dodici gare: a cominciare dalle sessioni Sprint il Cavallino non è andato oltre il ruolo di terza forza in campo, dietro a Red Bull e McLaren, ben distaccata dai primi, palesando un potenziale che avrebbe permesso di cogliere, al netto delle magie del monegasco, una quarta posizione.
Magie che, invece, non è riuscito a compiere Lewis Hamilton, disperso nelle retrovie dopo una sbavatura al Raidillon, che fa il paio con il bloccaggio nella giornata di ieri, secondo alcuni legata ad alcune noie tecniche sulla Rossa.
E parlando di possibili problemi tecnici, ascoltando un team radio di Charles Leclerc nel corso della qualifica emerge un curioso retroscena relativo all'affidabilità della SF-25. Il monegasco infatti, tra Q1 e Q2 ha chiesto al suo ingegnere di pista, Bryan Bozzi, informazioni relative alle temperature della power unit della sua auto, lasciando intendere che questo tema fosse già emerso nel corso del weekend belga, dove (come confermato dallo stesso Bozzi), il motore italiano ha accusato problemi di temperature, per ora non preoccupanti e del tutto sotto controllo. La speranza è che, anche grazie alla pioggia ed il relativo abbassamento delle temperature, tali inconvenienti continuino ad essere gestiti e a non causare ulteriori grattacapi alla Scuderia.
Leclerc: "La temperatura del motore è ok?".
Bozzi: "Si, un po troppo alte, ma non male".
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Foto copertina media.ferrari.com