«Sta diventando inguidabile»: cosa è successo alla Ferrari di Leclerc in Ungheria
Un mistero. Leclerc è stato agevolmente in testa per oltre 40 giri, poi ha un problema che gli fa perdere due secondi al giro negli ultimi 25 giri. Abbiamo cercato di ricostruire i fatti e dare una spiegazione.

04/08/2025 09:15:00 Tempo di lettura: 7 minuti

Un mistero. Una gara che si era messa sui giusti binari, con Leclerc agevolmente in testa per oltre 40 giri, poi un problema. La Ferrari n.16 perde due secondi al giro negli ultimi 25 giri ed alla fine sarà solo quarta.

Cose che succedono, direte voi, una noia tecnica, un problema di affidabilità. E invece niente di tutto questo. A rallentare Leclerc non è stato un guasto ma qualcosa di apparentemente misterioso, qualcosa che non si è palesato nelle comunicazioni radio durante la gara e che è diventato ancora più misterioso dopo le discordanti dichiarazioni del post gara.

Cominciamo dalla spiegazione ufficiale del team, diffusa ieri in una nota stampa:

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Al 20° giro Charles è rientrato ai box per montare gomme Hard nuove, con un pit stop durato 2 secondi netti.
- Al 40° giro Charles ha effettuato una seconda sosta, montando un altro set di Hard nuove e rientrando in quarta posizione.
- Da questo momento in poi, si è sviluppato un problema al telaio di Charles che gli è costato circa 2 secondi al giro.
- A causa del problema al telaio, Charles ha perso terreno ed è stato superato da Oscar Piastri al 50° giro.
- Negli ultimi 10 giri, Charles ha lottato duramente per tenere dietro George Russell, ma ha dovuto cedere a 8 giri dalla fine, chiudendo in quarta posizione

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In estrema sintesi anche stavolta, qualcosa è andato storto, qualcosa ha privato Leclerc di una vittoria dopo essere partito in pole. Ma non per errori strategici, né per una Rossa non all'altezza a livello di prestazioni pure: a tradire Charles è stato un problema che in realtà ha iniziato a manifestarsi ben prima della seconda sosta, ben prima del 40esimo giro a cui fa riferimento il comunicato, anche se solo dopo è esploso in modo evidente.

 

Il primo allarme al giro 27

Dopo il primo pit stop – con Leclerc passato da Medie a Hard – la SF-25 numero 16 continuava a guidare la corsa. Ma qualcosa non tornava già al 27° passaggio, quando il monegasco ha aperto la radio con tono agitato:

Sto sentendo esattamente quello di cui avevamo parlato prima della gara. Dobbiamo parlarne prima di rifare questa scelta… stiamo per perdere la gara per questa cosa. Sto già perdendo un sacco di tempo.

Era il primo segnale. E non si trattava di errori o di scelte strategiche: qualcosa non convinceva Leclerc che evidentemente vedeva qualcosa nei dati a disposizione sul suo volante che non lo convinceva, anche perché nulla gli era stato comunicato via radio prima della sua comunicazione e tutto sommato il suo passo era ancora buono.

Nel frattempo, Lando Norris, partito male, aveva deciso con il suo ingegnere di passare a una strategia ad una sola sosta. Una decisione apparentemente conservativa che, invece, ha premiato, anche grazie al misterioso problema Ferrari. Liberatosi di Russell e con aria pulita davanti, ha cominciato a inanellare giri veloci su gomma media, ma comunque a fine gara, con gomme più usurate, avrebbe dovuto subire il facile attacco di Leclerc, che sulla carta avrebbe dovuto recuperare proprio dopo la sua seconda sosta, si è invece trovato in crisi nera.

Il secondo messaggio radio e il crollo

Al 51° giro, Piastri supera Leclerc senza resistenza. Poco dopo, arriva la seconda, durissima comunicazione via radio del monegasco:

Se mi aveste ascoltato, avrei trovato un modo diverso per gestire il problema… la macchina ora è completamente inguidabile.

Poche curve dopo, anche Russell lo passa e si prende l’ultimo gradino del podio. Da lì, Charles naviga nel nulla fino al traguardo, chiudendo quarto con oltre 40 secondi di distacco da Norris. Cinque secondi sono dovuti a una penalità per la difesa su Piastri, ma il problema era ben più ampio.

 

Telaio o pressioni?

Nel post gara, Leclerc prova a smorzare i toni dopo quelli furiosi via radio:

Devo ritrattare quanto detto alla radio. Pensavo fosse un problema legato al cambio dell’ala, ma poi ho ricevuto informazioni più precise: si trattava di un’anomalia al telaio.

Una versione che combacia con il comunicato ufficiale Ferrari, ma che entra in contraddizione con quanto dichiarato a microfoni Sky da Fred Vasseur: “Abbiamo avuto un problema alla pressione delle gomme.

 

Cosa è successo davvero alla Ferrari di Leclerc

«Sta diventando inguidabile»: cosa è successo alla Ferrari di Leclerc in Ungheria
Difficile credere a una semplice discrepanza nel descrivere un problema così serio. Analizzando i dati è possibile elaborare una spiegazione plausibile e probabile, confermata anche dalle dichiarazioni post gara di George Russell, e volutamente tenuta nascosta dalla Scuderia per evitare di esporre il fianco.

Le prestazioni crollate, la scarsa velocità sul dritto, la difficoltà nel mantenere la temperatura ideale: tutto fa pensare a un’auto costretta a un assetto alto da terra per evitare problemi di usura al plank e quindi la squalifica. Fix attuato in corsa, forse tramite l'ultimo set di gomme montato con pressioni innaturalmente alte, che hanno innescato un problema di temperatura e di slittamento che si è autoalimentato giro dopo giro. Sicuramente tramite la riduzione della potenza del motore limitata per evitare che lo schiacciamento ad alta velocità contribuisse ad ulteriore usura in certi punti della pista. Certamente a partire dalla seconda sosta non abbiamo più visto, o visto in maniera estremamente ridotta, scintille uscire da sotto la Ferrari di Leclerc, chiara indicazione di una vettura più alta da terra.

Faccie scure

«Sta diventando inguidabile»: cosa è successo alla Ferrari di Leclerc in Ungheria

A fine gara i volti degli uomini Ferrari sono cupi, il morale è basso, consapevoli di aver sprecato una delle poche occasioni che avevano per conquistare almeno una vittoria in questa stagione. Ma il motivo del riserbo nelle dichiarazioni è evidente ed anche giustificabile: non dare agli avversari ulteriori informazioni su un problema che potrebbe purtroppo ripetersi nella restante parte di stagione, e che sembra impossibile da risolvere senza un crollo prestazionale.

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