La Formula 1 si muove veloce verso uno dei suoi più grandi cambiamenti regolamentari della sua storia. Nel paddock si respira una sorta di calma apparente. L’ambiente Ferrari può tirare un sospiro di sollievo dopo che Frederic Vasseur ha ottenuto il rinnovo contrattuale come team principal. McLaren, Mercedes e Aston Martin hanno una struttura solida, con i team più piccoli che hanno già consolidato le loro gerarchie manageriali ormai da tempo e sono pronte (una su tutte la Sauber) ad immergersi a capofitto nella prossima stagione.
Tra queste, l’unica squadra che stona un po’ è la Red Bull, il cui futuro è avvolto da un velo di mistero. L’uscita di scena, arrivata a sorpresa, di Christian Horner (invitato dai piani alti a farsi da parte) ha scatenato diverse teorie su quello che potrà essere il destino della casa di Milton Keynes. Il paddock, nelle ultime settimane ha maturato e condiviso la possibilità di alcuni scenari:
Da questi due contesti si sono create delle voci che mettevano comunque in bilico la permanenza di Max Verstappen all’interno della squadra. Se Max resta è perché avrà un'importanza ancor più rilevante senza Horner, se invece se ne va è perché non vede futuro in una squadra che sta letteralmente perdendo tutte le sue figure più importanti. L’olandese è stato spesso accostato alla Mercedes, ma poi, negli ultimi giorni è finalmente riuscito a mettere tutti a tacere affermando di non aver mai pensato di lasciare la squadra. Nel 2026 correrà ancora per la casa austriaca.
C’è dunque una domanda a cui non riusciamo però ancora a dare una risposta concreta (e forse non ci riusciremo mai): le pressioni che hanno portato all’allontanamento di Horner sono giunte davvero anche dalla famiglia Verstappen, o esiste la possibilità che ci sia un po’ di rammarico da parte loro, per aver perso una persona molto importante all’interno del team?
Difficile dirlo con assoluta certezza. Intanto però, il pensiero rilasciato da Max a margine del GP del Belgio non lascia molto spazio alle interpretazioni. Che si tratti di dichiarazioni di rito o meno, l’olandese è profondamente dispiaciuto: “Il rapporto che c’era tra me e Horner non cambierà. Per me è ancora una seconda famiglia”, riporta ‘The Guardian’.
“Non abbiamo legato sin dall'inizio, ma assistere ai progressi che il team è riuscito a fare sotto ai miei occhi è stato incredibile. Mi ricordo ancora il giorno in cui ci siamo visti nel suo ufficio, io correvo in Formula 3 e stavamo parlando della possibilità di accedere alla Formula 2”, Verstappen passò poi direttamente dalla F3 alla Formula 1 nell’inverno tra il 2014 e il 2015. Il suo primo team fu la Toro Rosso.
“Ciò che è riuscito a creare assieme alla squadra è chiaramente straordinario. Per gestire in quel modo un’organizzazione così grande devi essere una persona di assoluto talento e competenza, valori che lui ha aggiunto alla squadra”, conclude Max nell’intervista riportata dal ‘The Guardian’.
Verstappen non sembra affatto al settimo cielo e vedendo anche le recenti performance è chiaro il motivo. La Red Bull è avvolta da un mistero di natura molto complessa e di difficile analisi. Solo il tempo potrà aprirci gli occhi e fornirci una spiegazione sulle vicende che hanno recentemente coinvolto la squadra e su quella che sarà la natura del suo futuro.
Foto: Red Bull Racing
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