Il team Cadillac entrerà in Formula 1 nel 2026 come undicesima squadra presente in griglia. Nel corso dell’attuale stagione i dirigenti avevano fatto delle affermazioni importanti riguardo a cosa sarebbe accaduto il prossimo anno. Purtroppo però le ultime indiscrezioni non lasciano tanto spazio alle interpretazioni. Ci sono stati dei ripensamenti e con questi anche delle piccole-grandi delusioni.
La Andretti-Cadillac si unirà al paddock in qualità di team cliente e avrà la nuovissima power unit Ferrari (progettata per essere coerente alle normative presenti nel prossimo regolamento tecnico con il partner General Motors che potrebbe subentrare più avanti) a spingerla verso importanti traguardi. Ovviamente però per aumentare le possibilità di centrare degli ottimi risultati e sviluppare l’auto nel modo migliore possibile, Mario Andretti (una delle figure chiave del progetto) aveva fatto delle considerazioni sulla nuova line-up che potevano essere assimilate anche a delle importanti promesse per alcuni versi (leggi qui).
Per una nuova squadra, riuscire ad ottenere punti è la cosa più importante. Un must imprescindibile. Per cui chiaramente, Andretti non ha mai nascosto la volontà di scegliere un esperto per poter avere una sorta di garanzie dalla sua parte. Il nome che circolava maggiormente nel paddock, ad inizio anno, era quello di Sergio Perez, dato sin da subito per certo in alcuni casi. L’altro sedile sarebbe dovuto andare però a un giovane, probabilmente americano, aveva affermato sempre l’imprenditore ed ex pilota di F1.
Purtroppo le indiscrezioni sopraggiunte nelle scorse ore sono state una doccia ghiacciata per i numerosi talenti presenti nelle categorie cadette, tra cui anche l’IndyCar. A quanto pare nessun giovane verrà affiancato a Sergio Perez. Molto probabilmente (anche se la line-up resta ancora da ufficializzare) saranno il messicano e Valtteri Bottas gli incaricati a portare le vetture della Cadillac in pista il prossimo anno.
Un ripensamento che porta con sé un po’ di delusione. Oltre che per i tanti talenti anche per i tifosi. Avere due posti in più sulla griglia lasciava aperta una speranza nel veder crescere il vivaio di piloti in grado di potersi esibire ai massimi livelli del motorsport.
Questo però, se verrà confermato poi dalla Cadillac nei prossimi giorni-settimane, non fa altro che confermare le difficoltà che hanno i manager nel fidarsi di conducenti con scarsa esperienza. La F1 non è per tutti e un’altra riprova la si ha con la Red Bull, la quale dopo vari tentativi ha poi scelto di mantenere Tsunoda all’interno del team, nonostante sia riuscito a raccogliere soltanto 7 punti da quando è diventato il compagno di box di Max Verstappen.
Foto: Red Bull Racing
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