Abbiamo sentito tantissime risposte a questa domanda, da piloti, ingegneri, fan e chiunque altro volesse esprimere il proprio pensiero. Questa volta il parere viene da 4 campioni di Formula 1: Mario Andretti, Jacques Villeneuve, Alain Prost ed Emerson Fittipaldi.
Questi eroi della Formula 1 (insieme anche a Jackie Stewart, Nigel Mansell e Mika Hakkinen) hanno tenuto una “tavola rotonda” al Festival di Goodwood di quest’anno, ecco i loro punti di vista.
“Passione e amore”, ha affermato Andretti, campione del Mondo nel 1978. “Ovviamente devi puntare alle stelle, e non devi accontentarti. Devi pensare a cose che sembrino quasi impossibili, perché sei in un mondo in cui c’è sempre qualcuno migliore di te. Ma come faccio a superarlo? Quanto duramente devo lavorare? Ti trovi sempre a misurarti con la concorrenza, no? E finisci per ammirare tutte le persone che ti circondano, per ciò che hanno realizzato. Come faccio a fare la stessa cosa, e magari anche di meglio? Tutte queste domande ti spingono a lavorare più duramente”.
Secondo Mario Andretti queste domande si trovano alla base del pensiero da campioni: l’obiettivo è migliorarsi sempre, confrontandosi con gli altri e superando la versione di se stessi del giorno precedente. Poi continua: “E poi, l’altra cosa, si spera di avere la squadra giusta che ti dia la giusta attrezzatura: un pilota non può fare miracoli. Non bastano passione e amore, devi avere l’attrezzatura, una squadra con la “S” maiuscola, capace di fornirti i mezzi per raggiungere l’obiettivo”.
Jacques Villeneuve, campione nel 1997, si collega alla risposta di Andretti, e continua: “Serve anche etica nel lavoro. Inoltre devi sempre ricordarti che qualcuno può essere migliore di te. Anche se tutti ti dicono che sei fantastico e finisci per pensare ‘ok, sono eccezionale’, la realtà è che non lo sei. C’è sempre qualcosa che potrai fare meglio, per non farti cogliere impreparato”.
Anche Alain Prost, 4 volte Campione del Mondo, ha qualcosa da dire al riguardo: “Penso che tutti avessimo una connessione con il team, e con gli ingegneri del team. Motivare le persone è qualcosa di molto difficile da spiegare. A volte ci riesci, altre no”.
Infine parla il due volte iridato Emerson Fittipaldi: “Credo che a questo livello, come in qualsiasi sport di alto livello internazionale, come la Formula 1, sia necessario avere la forza mentale per affrontare lo stress. Quando un weekend non va bene, devi saper tornare più forte di prima e mantenere quella costanza per tutto l’anno”.
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