Norris fa il filosofo: «Non avrei vinto a Budapest» senza quegli errori

Lando Norris contro Oscar Piastri. La sfida per il campionato del mondo 2025 di Formula 1 riprende dall’Olanda. Solamente nove punti dividono i due con l’australiano attualmente in vantaggio. Oscar ha i punti dalla sua e anche un carattere che difficilmente è possibile riscontrare in altri ragazzi della sua età.

Norris però, nonostante abbia commesso qualche errorino di troppo nella prima parte dell’anno (i più gravi nella Sprint in Cina dove ha raccolto un solo punto e nel GP del Canada dove si è dovuto ritirare dopo un errore di valutazione), ha avuto un bel recupero dallo zero di Montréal, vincendo in tre delle ultime quattro tappe pre-pausa.

“Sono in forma ora tanto quanto lo ero prima”, risponde a chi gli chiede se si sente in una migliore condizione considerata la crescita fatta negli ultimi due mesi. “La questione dello slancio è semplice: hai più fiducia in te stesso e hai una mentalità migliore”, ma nulla che possa avere un effettivo riscontro sulle recenti performance in pista, riporta ‘Motorsport-magazin.com’.

Norris: "Mi piace pensare di essere diventato un pilota migliore a causa di quelle decisioni"

Ciò che può aver determinato la crescita maggiore sono stati i momenti di difficoltà. Norris ammette di aver preso delle decisioni sbagliate in alcune occasioni, ma a suo dire sembra anche quasi felice di averle fatte: “Se avessi saputo che l’anno fosse stato così lungo forse sarebbe stato meglio agire in modo diverso. Allo stesso tempo però… Lo sport funziona così. A volte gli eventi vanno a proprio favore, altre volte no. I giorni in cui non si prendono le decisioni migliori sono anche quelli da cui si impara di più”.

“Sento di esser diventato un pilota migliore grazie a quegli errori, o almeno mi piace pensarlo. Non avrei vinto a Budapest se non fossi migliorato. Adesso mi aspetto un bel duello tra me e Oscar, come tutti. Sono pronto per una seconda metà di stagione difficile e impegnativa”, ha concluso Lando Norris in versione filosofica nel corso del giovedì olandese.

Foto: McLaren

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