Vasseur a Singapore punta il dito contro l'esecuzione del weekend
05/10/2025 17:10:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Il Gran Premio di Singapore si è chiuso con un risultato amaro per la Ferrari. Una sesta e settima posizione che, ancora una volta dal ritorno dopo la pausa estiva, non rispecchiano le prestazione viste all'inizio del weekend. Il team principal Frédéric Vasseur, a fine gara, ha analizzato le cause del passo indietro visto tra venerdì e domenica, puntando il dito sull’esecuzione complessiva del weekend. “Siamo arrivati a Singapore con un buon passo nelle prove libere" ha spiegato Vasseur. "Poi abbiamo perso parecchio nell’esecuzione. Non siamo stati in grado di estrarre il meglio dalla macchina da parte dei piloti. In qualifica eravamo i primi in Q1, ma abbiamo fatto lo stesso tempo nel Q3. È lì che abbiamo perso il filo”.

Secondo il manager francese, la Ferrari ha mostrato il potenziale della SF-25 sia nelle prove libere sia nelle prime fasi della qualifica, ma non è riuscita a consolidare la crescita con il passare del weekend. “L’esecuzione significa proprio questo: hai il potenziale, ma devi saperlo sfruttare al momento giusto. Noi abbiamo mostrato quel potenziale nelle FP1 e nel Q1, ma poi non siamo stati capaci di mettere tutto insieme nel momento decisivo. Nel Q3 abbiamo ripetuto il tempo del Q1, non abbiamo seguito l’evoluzione della pista per nulla”.

Il risultato è stato un fine settimana in salita, con le due Ferrari costrette a partire nel gruppo di mezzo, dove le difficoltà di raffreddamento hanno inciso pesantemente sul ritmo di gara. “Oggi il problema principale è stato quello: partendo in mezzo al gruppo abbiamo faticato tantissimo per il raffreddamento, dal terzo giro fino all’ultimo. Quando abbiamo potuto spingere, ad esempio nei giri con Hamilton, il passo era buono, anche più che buono. Ma abbiamo spinto solo per l’un per cento della gara. Così non puoi ottenere risultati”.

Una dichiarazione che fotografa perfettamente la frustrazione del team di Maranello, che lascia Marina Bay con la consapevolezza di avere una monoposto che fatica ancora ad interpretare e con il calendario che si sposta verso la fase finale della stagione, Vasseur e il suo team forse stanno già guardando al 2026.

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Foto copertina www.ferrari.com

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