Ferrari, D'Ambrosio lavora sul 2026. E c'è un nuovo addio all'orizzonte
09/10/2025 07:30:00 Tempo di lettura: 4 minuti

La stagione 2025 di Formula Uno, giunta ormai al suo diciottesimo round, si sta avviando pian piano alla conclusione, con la consapevolezza di aver già fornito chiari ed inequivocabili verdetti, con praticamente poco o null'altro da dire rispetto a quanto non si sia visto sinora. La McLaren infatti è già campione del mondo costruttori, e gli unici elementi di suspense che ancora tengono gli appassionati attaccati alla TV sono solo quelli legati alla conquista del titolo piloti, conteso tra i due piloti McLaren e il possibile outsider Max Verstappen, e la lotta per il secondo posto tra i Costruttori, con Ferrari e Mercedes in lotta e una Red Bull che, con un colpo di coda, potrebbe tornare in gioco. Ma, restando in tema Ferrari, la Scuderia sembra aver già mandato in archivio (malgrado gli sforzi che, per quanto possibile, verranno svolti per recuperare il secondo posto nella classifica costruttori dal team di Toto Wolff) un anno estremamente deludente e pare già proiettata sul 2026.

Tanto lavoro

A Maranello, infatti, il lavoro freme in vista della prossima stagione (come vale per tutti gli altri team), visto che lo sviluppo della nuova 678 sta vivendo il periodo di massimo fervore, con innumerevoli run dei piloti titolari e delle riserve al simulatore, prove della nuova power unit al banco prova (alla ricerca di cavalli ma in particolare di affidabilità) e tecnici alle prese con scelte meccaniche e aerodinamiche in fase di delibera finale. Insomma, un "alveare" in cui ognuno deve dare il massimo nel proprio ambito, e in cui mai come in questo periodo c'è bisogno di una figura di riferimento che possa fare da tramite tra i vari reparti, coordinare tutte le scelte e chiarire la linea comune da seguire in modo che il team possa organizzarsi al meglio e massimizzare le opportunità legate al nuovo regolamento per riuscire, dopo anni di digiuno, a tornare finalmente al successo.

D'Ambrosio al timone, e...

Per questo motivo, il vice team principal della Rossa, Jerome D’Ambrosio, è da qualche tempo assente al suo posto sul muretto box del Cavallino sui campi di gara. Il belga, fortemente voluto dal team principal Fred Vasseur, è rimasto a Maranello per lavorare in fabbrica e organizzare, facendo le veci del manager francese, il lavoro e prendendo tutte le decisioni cruciali per il futuro a medio termine del Cavallino. In accordo con Vasseur, l'ex Mercedes resterà fino a fine anno a coordinare il lavoro nella factory e, come riportato da Paolo Ciccarone su "RMC Motori", l'ex pilota tornerà al muretto solo per il GP finale dell'anno, ad Abu Dhabi. In questa fase di fervore e decisioni per l'avvenire, il vice team principal sarà anche chiamato, con tutta probabilità, a scegliere un nuovo reserve driver per il team, visto che, da molte fonti, Guanyu Zhou sembra prossimo a lasciare la Ferrari a fine anno.

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Foto copertina x.com


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