La Ferrari si era presentata ad Austin nel mezzo di un ennesimo caos mediatico. Dopo il difficile GP di Singapore, alcuni avevano riportato dissapori all'interno del team: in un primo istante si diceva che la squadra non fosse contenta di Charles Leclerc, poi è spuntato il nome di Matteo Togninalli, head of track engineering, ovvero colui che coordina la messa a punto della vettura in base ai dati di Maranello.
Un processo ormai abitudinario: quando la squadra non gira si cerca un capro espiatorio, come se ci fosse un solo tassello da togliere per ripristinare un sistema danneggiato. Prima era Binotto, poi Cardile, Vasseur e adesso un altro ingegnere, sconosciuto ai più. Ma se sono anni che la Ferrari sta vivendo periodi difficili, e se alcune figure lasciano Maranello e hanno successo altrove, c'è il sospetto che il vero problema stia altrove. Nessuno sa cosa succede in fabbrica, e quale sia clima. La squadra, però, si è presto operata ad Austin per spegnere il malumori nati dai media. E la prima azione è stata mandare davanti ai microfoni la persona nell'occhio del ciclone, ovvero Togninalli, per spiegare cosa sia successo a Singapore, tra i freni e la correlazione al simulatore.

Poi è stato il turno dei piloti, i quali hanno usato ogni momento per ricordare quanto l'ambiente sia coeso, criticando l'interpretazione dei media. "È un momento complicato, ci sono molte voci attorno al team che non capisco da dove vengano. Non sono fondate, e quello è il brutto. Spero in un buon weekend, così ci concentriamo su quello che è importante. Non è bello arrivare qua quando stacchi i social, e poi ti fanno domande di cui non capisci il contesto", ha detto chiaramente Leclerc a Mara Sangiorgio. "La squadra ha reso chiaro il suo supporto per Fred, e stiamo lavorando verso il futuro. Questi rumours non ci aiutano", aveva rimarcato poco prima Hamilton in conferenza stampa.
Dei messaggi mirati, secchi, che blindano una fortezza inespugnabile: "non vi facciamo sapere cosa succede tra le mura della fabbrica, ma tranquilli, è tutto sotto controllo. Non distraeteci e nel 2026 andremo forte".
Foto copertina x.com
Leggi anche: Hamilton rilancia la sfida: «Voglio aiutare la squadra a conquistare il secondo posto»
Leggi anche: Finali Mondiali Ferrari: il programma ufficiale, biglietti e come seguire l'evento