Fernando Alonso continua a sorprendere: non solo per la sua longevità sportiva, ma anche per la capacità di vivere la Formula 1 con leggerezza e intelligenza. Ad Abu Dhabi, il due volte campione del mondo ha scherzato sul suo soprannome di “pilota eterno” e ha raccontato come seguirà la battaglia tra Verstappen, Norris e Piastri direttamente dai maxischermi, mentre sarà impegnato al volante.

Alonso ha sottolineato come il 2025 sia stato uno dei suoi anni più preziosi, non tanto per i risultati, quanto per il rispetto guadagnato nel paddock.
“Non voglio che nessuno a casa lo capisca, perché non lo capiranno ed è così che deve essere. Ma qui, nel paddock, questo è sicuramente uno degli anni che ha avuto più valore e in cui mi sento più rispettato.”
Alonso non si illude sulle possibilità della sua Aston Martin:
“Bisogna spiegare alla gente che non abbiamo una macchina per salire sul podio… ad Abu Dhabi ci sono solo curve lente, ci aspettavamo un weekend molto difficile. Se finiamo 12° o 13°, sarebbe del tutto normale.”
Quanto al titolo, l’asturiano ha ribadito:
“Non è cambiato nulla. Credo che giovedì non avessimo un favorito chiaro e ora, dopo la cronometro, se uno fosse dodicesimo o giù di lì, credo che lo si possa già escludere e la questione resti tra due. Ma ovviamente, essendo primo, secondo e terzo, tutto rimane come prima. Quindi sarà interessante.”
Alonso si conferma così un protagonista senza tempo: rispettato, consapevole dei limiti della sua vettura, ma ancora capace di vivere la Formula 1 con passione e intelligenza. Non sarà arbitro della lotta mondiale, ma resterà spettatore privilegiato, con lo sguardo rivolto ai maxischermi e la determinazione di chi, a 44 anni, continua a incarnare l’essenza del “pilota eterno”.
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