Vettel: 10 – Quarta vittoria di fila, quarto mondiale consecutivo in arrivo. Fa la pole, parte e non lo prende più nessuno. Aiutato anche dalla fortuna ma la sostanza ce l’ha tutta. La copia dello Schumacher imprendibile visto anni fa. Un vero demolitore che, tanto per cambiare, non si accontenta della vittoria e vuole sempre anche il giro veloce. Non sarà il pilota al momento più completo ma è quello che potrebbe diventare. Spaziale.
Hulkenberg: 9 – Se fosse arrivato sul podio avrebbe preso un dieci. Il tedesco scaricato dalla Ferrari nelle trattative 2014 tiene dietro gente come Hamilton e Alonso, complice una Sauber che rispetto a prima sembra volare. Assurdo e quasi offensivo credere che per l’anno prossimo non abbia ancora trovato un sedile. O meglio, che nessuna squadra se lo sia conteso.
Gp Corea: 2 – Se questa dovesse restare l’ultima edizione, come sembra, non ne sentiremo la mancanza: vergognosa l’impreparazione nel gestire l’incendio di Webber a bordo pista e ancora più grave l’entrata di un veicolo non Fia senza preavviso (sempre per gestire il ritardo assurdo sulla Red Bull in fiamme). Yeongam farà la fine del circuito di Istanbul e sarà l’ennesimo esempio di un autodromo costruito dal nulla in paesi che non hanno alcuna tradizione o legame culturale con la F1: una delle cose più tristi è vedere tutte quelle tribune vuote sparse per il tracciato…
Pirelli: 4 – Alonso di sicuro ha esagerato criticando la qualità delle gomme italiane ma Pirelli ha replicato con una caduta di stile (frecciate velenose allo spagnolo e al suo team) e domenica è tornato l’incubo delle rotture, seppur diverso: una gomma delaminata in piena accelerazione non è facilmente accettabile nella F1 del 2013.
Raikkonen: 9 – E’ tornato da tempo il combattente che è. Solido in gara, veloce e competitivo, ha sorpasato Grosjean nonostante il suo compagno l’abbia stretto tremendamente in pieno rettilineo. Il team ormai ha perso il suo amore per Kimi, che da parte sua non si monta affatto la testa per aver firmato di nuovo con la Ferrari e al contrario va ancora più forte di prima. Avremmo voluto vederlo lottare con Vettel per divertirci fino alla fine della gara.
Ferrari: 6 – E forse siamo anche generosi. Va bene che lo sviluppo è ormai abbandonato ma le prestazioni sono state nettamente inferiori rispetto a Singapore. Piste diverse, ok. Però dover lottare anche con la Sauber, oltre che Mercedes e Lotus, è davvero troppo. Il campionato è perso ma va difesa la seconda posizione in entrambi i campionati (soprattutto nel Costruttori: milioni di euro in più a fine stagione) e serve una vettura che vada avanti il più possibile. Ad Alonso si può rimproverare ben poco: è la salvezza della squadra. Solito punto molto debole: le qualifiche.