"Qui a casa loro", sono le parole che hanno accompagnato tutti gli appassionati di Formula Uno e i tifosi Ferrari dal Gran Premio di Gran Bretagna fino a quello di Germania, che si correrà nel corso di questo fine settimana sulla pista di Hockenheim.
Da "Qui a casa loro" si arriva a "Qui a casa nosta", a casa di Sebastian Vettel che in questo weekend gioca in casa, nella pista a pochi minuti dal suo paese natale, pronto a sfruttare le caratteristiche della pista, sulla carta favorevoli alla Ferrari, pronto ad infliggere un altro duro colpo alla Mercedes, indirizzando il mondiale a suo favore.
Nel corso della consueta conferenza stampa del Giovedì, Vettel è stato bersagliato di domande dai giornalisti, giocando lui in casa, ha parlato di una svariata serie di argomenti, iniziando dal rientrante Gran Premio di Germania, nel quale la F1 correrà per la prima volta con le vetture di nuova generazione:
"Quest'anno dovrebbe essere più divertente correre a Hockenheim, ora che potremo sfruttare queste monoposto che sono più prestazionali rispetto a quelle che usammo nell'edizione 2016. Qui ci sono alcune curve ad alta velocità. La Curva 1, la sezione che precede l'ingresso allo stadio... Ci divertiremo sicuramente di più. Inoltre la Ferrari dovrebbe essere più competitiva rispetto a 2 anni fa, e questo per noi dovrebbe far diventare la gara certamente più divertente".
Analisi lucida, frutto della semplice osservazione della realtà in quanto rispetto al 2016, è prevedibile un drastico abbassamento dei tempi sul giro grazie alle nuove monoposto, sensibilmente più veloci rispetto a quelle di vecchia generazione.
Vetture più performanti uguale maggior divertimento da parte dei piloti che potranno spingere molto di più di quanto facevano nel 2016, soprattutto nella zona centrale della pista o nel motodrome.
Il Tedesco si è poi focalizzato sull'analisi della situazione attuale del team Ferrari, e del percorso che è stato intrapreso a Maranello due stagioni fa per arrivare al livello attuale:
"Il team sta crescendo, sta continuando a migliorare. Stiamo continuando a diventare più forti. Abbiamo un bellissimo gruppo. Ora arrivano pezzi che vanno più del dovuto, altri meno, ma ora certamente riusciamo ad avere un sviluppo continuo. Con l'introduzione delle regole 2017 siamo riusciti a chiudere il divario da chi ci precedeva, mentre nel 2016 arrivammo a un certo punto e ci fermammo nello sviluppo, non riuscimmo più a progredire. All'inizio di questa stagione ci mancava un po' di prestazione, ma siamo riusciti a migliorare e speriamo di fare anche meglio da ora in avanti. Ma la monoposto ha potenziale".
Un processo lungo, molto, quello voluto dal team principal Maurizio Arrivabene e dal presidente Marchionne nell'estate 2016, che ha comportato un restiling dell'ufficio tecnico Rosso, che nel corso di questi due anni è progredito molto, arrivando a risolvere i cronici problemi della Rossa, ovvero gli sviluppi che ora, a differenza del passato, sono diventati il punto di forza del team, e che stanno permettendo in questa stagione a Vettel e Raikkonen di tenere il passo della Mercedes per giocarsi obiettivi importanti.
Sviluppi, che in questo 2018 hanno permesso alla SF71-H di esprimere tutto il suo potenziale, facendola diventare la vettura di riferimento della categoria, malgrado nel corso dei test la vettura Rossa poteva essere catalogata come inseguitrice di Mercedes, allo stesso livello di Red Bull.
Il quattro volte Campione del Mondo ha poi commematato la possibilità secondo cui una sua possibile vittoria possa cambiare le sorti del Gran Premio di Germania, che sembra ormai giunto alla sua ultima edizione:
"La vittoria qui varrebbe molto per noi, anche perché potrebbe essere l'ultima volta che corriamo in Germania, stando a quanto ho sentito. Sarebbe davvero un peccato perdere una gara classica. E poi sono nato e cresciuto a mezz'ora da qui. Questa zona significa tanto per me".
Una gara, storica e fondamentale per questo sport, che sembra ormai giunta al capolinea, malgrado continui a riscuotere un gran seguito, che però non garantiscono all'impianto le entrate necessarie per sostenere gli enormi costi per organizzare questo tipo di evento.
Inevitabilmente, Seb è stato poi stuzzicato sulle insistenti voci del possibile approdo di Charles Leclerc a Maranello nel 2019:
"Non conosco molto Leclerc. Lo conosco un po' per il programma che sta svolgendo. Posso dire sono molto differenti. Mi piace Kimi, andiamo d'accordo. Non abbiamo mai avuto problemi. Ricordo di essergli andato addosso in pista qualche volta, ma abbiamo risolto. Abbiamo un modo molto diretto. E' bello lavorare con lui e credo sia una cosa positiva anche per il team. Però non sono decisioni che spettano a me. Vedremo cosa accadrà per la prossima stagione.
A me Kimi piace e sarei contento di continuare con lui, ma come ho detto non è una decisione che spetta a me. Leclerc avrà una grande carriera, è molto veloce, ha tutto, quindi non c'è fretta, è giovane.
Non so chi sarà il mio compagno di squadra, ma per me non conta. Io so dove correrò l'anno prossimo ma penso che sia Kimi che Charles sarebbero adatti a correre con la Ferrari nel 2019".
Parole chiare, chiarissime, quelle di Vettel, che in questo modo lancia anche un segnale forte al team, in quanto senza giri di parole esprime tutto il suo gradimento per Kimi, e invita a mantenere inalterata la line-up, per favorire la stabilità all'interno della squadra, e per dare più tempo a Leclerc per fare esperienza e migliorare.