Un lavoro importante, in parte iniziato nel Gp di Francia, ma ulteriormente raffinato e portato avanti dagli ingegneri di Maranello. Gli obiettivi sono due: migliorare la precisione in inserimento curva e la stabilità del retrotreno per la gioia di Sebastian Vettel, mai così tanto in difficoltà come con il progetto SF90.
Tante le modifiche al musetto, in particolare sono state parzialmente chiuse le bocche del nosecone tramite un profilo alare a "mantello" che ha la funzionalità di aumentare il carico sull'avantreno della monoposto e migliorare il flusso d'aria soprattutto nella zona dei bargeboard, per un anteriore più stabile in inserimento e in percorrenza delle curve più lente.
Modifiche importanti anche al fondo piatto, già testato nelle FP1 del GP di Francia, con 2 set di 2 deflettori verticali aggiuntivi davanti alle ruote posteriori. Un fondo che sembrava essere stato bocciato ma che con queste modifiche dovrebbe essere utile a rendere il posteriore più stabile e "piantato" anche grazie ad una minore altezza da terra del posteriore per un rake meno accentuato in stile Mercedes.
In Ferrari hanno quindi lavorato per ridurre l'esasperazione di un progetto in cui per privilegiare l'efficienza aerodinamica si era perso il carico necessario ad affrontare le curve lente con la giusta velocità. La nuova specifica della Power Unit Ferrari darà anche una migliore coppia ai bassi regimi e ancora più potenza per sopperire al maggiore carico alare (e migliore efficienza per evitare di obbligare i piloti a molti giri in fuel saving)
Immagini @AlbertFabrega (gallery in basso o a destra)