Il Gran Premio degli Stati Uniti ha regalato grande spettacolo in pista, ma anche alcune decisioni controverse da parte dei commissari di gara che hanno suscitato un po' di malcontento tra i piloti. Fernando Alonso, ad esempio, si ritiene uno di quelli maggiormente penalizzati da tali decisioni per quello che è successo nella battaglia con Kimi Raikkonen. Michael Masi, direttore di gara della F1, ha voluto rispondere al due volte campione del mondo e soffermarsi sulla questione della "chiamata dei team". Di seguito le sue dcharazioni.
Michael Masi dopo le vicende del Gp degli Stati Uniti
Sulle dichiarazioni di Alonso:
"Posso capire la frustrazione di Alonso. La chiamata per ciò che riguarda lui e Kimi è stata certamente marginale. Parleremo certamente alla prossima riunione con tutti i piloti di quanto accaduto, perché penso che ci fossero due parti della storia, diciamo così. Ovviamente c'è il sorpasso e la forzatura di farlo fuori pista, poi c'è l'elemento successivo al sorpasso stesso. E' qualcosa di cui parleremo alla prossima riunione".
Sul mancato richiamo a Raikkonen:
"In quel frangente è stato notato il sorpasso e la parte successiva, ma è stata ritenuta marginale. A quel punto è stato deciso di lasciare tutto com'era. Ma certamente questa sarà una parte della discussione che avremo in Messico con i piloti".
Sulla chiamata dei team ai piloti (suggerimento per evitare di incorrere in sanzioni):
"La mia chiamata ai team è una raccomandazione. Possono scegliere di non seguirla e, se scelgono di farlo, non ho il potere di dare ordini. Io dico: 'Vi suggerisco di fare questo'. E se scelgono di non farlo, lo riferisco ai commissari perché lo vedano. E loro giudicheranno di conseguenza".