Piloti AlphaTauri 2022 - Gasly Tsunoda, con il coltello tra i denti
Uno per confermare di aver fatto il salto di qualità e l’altro per smentire chi non lo vede all’altezza della massima categoria. Due piloti che in questa stagione potrebbero portare l’AlphaTauri ancora più in alto e che combatteranno dall’inizio alla fine

07/03/2022 13:15:00 Tempo di lettura: 5 minuti

Quando a ottobre 2019, dopo 14 anni, viene annunciato il rebrand della scuderia Toro Rosso, già erede della storica Minardi, in quella che oggi è AlphaTauri molti italiani hanno davvero storto il naso. Nella squadra con sede a Faenza in effetti di italiano non è rimasto granché, una parte dei meccanici e il manager Marco Perrone, ma il legame con l’Italia in qualche modo è ancora presente non fosse altro che le uniche due vittorie del team sono arrivate proprio a Monza, nel 2008 con Sebastian Vettel entrato poi nel cuore dei tifosi italiani della Ferrari, e nel 2020 con Pierre Gasly, pilota francese ma con più di un piede in Italia.

Pierre Gasly

Gasly da anni vive a Milano, parla un italiano perfetto e per tanti anni è stato legato alla giovane bolognese Caterina Massetti Zannini, anche il debutto in GP2 di Pierre avviene in Italia, a Monza nel 2014, e nel 2016 vince la categoria con 8 punti di vantaggio sul compagno Antonio Giovinazzi.

Gasly, in una serie infinita di incroci con l’Italia, viene quindi scelto per far parte del programma Red Bull Junior Team, che lo porta ad esordire in F1 con la Toro Rosso nel GP di Malesia 2017 per sostituire il deludente Kvjat fino al termine della stagione.

Nel 2018 è autore di alcune ottime prestazioni, soprattutto in gara, che gli consentono di chiudere al quindicesimo posto in classifica con 29 punti totali (ben 24 in più del compagno Hartley) e di essere promosso in prima squadra per la stagione successiva. Il passaggio in Red Bull é però forse la parentesi più negativa della sua carriera. Il 2019 inizia molto male, tra sfortuna e poca confidenza con la monoposto, è spesso doppiato dal compagno schiacciasassi Verstappen, perde fiducia nei suoi mezzi ed a metà stagione, nel GP del Belgio, viene sostituito dal giovane Albon e retrocesso nuovamente in Toro Rosso.

Gasly però reagisce nel migliore dei modi e paradossalmente il ritorno in Toro Rosso gli consente di affermare il suo ottimo talento, riaccendendo grinta e determinazione.

Il pilota francese gara dopo gara si dimostra solidamente veloce e conquista presto sia la conferma per la stagione successiva che il ruolo di primo pilota e leader nella scuderia di Franz Tost.

Nel 2020 la vittoria nel GP d’Italia e il decimo posto finale in classifica con la Toro Rosso lo consacrano come uno dei talenti migliori in griglia. Anche il 2021, seppur privo di vittorie, è un ottimo anno per Gasly che migliora notevolmente anche nel giro secco, ottenendo buoni piazzamenti in qualifica che insieme a bellissimi duelli con i piloti Ferrari mettono ancora di più in evidenza la sua curva di crescita che lo porta al nono posto finale con 110 punti in classifica.

La stagione alle porte rappresenta una grande occasione per il pilota francese. Su una Toro Rosso che vuole aggredire con costanza la zona punti e puntare spesso al podio e che lo ha messo al centro di questo progetto, Gasly vuole mettere le basi per arrivare al dichiarato ed ambizioso obiettivo di diventare campione del mondo.

Yuki Tsunoda

Alla parabola ascendente di Gasly si contrappone al momento quella discendente del compagno Yuko Tsunoda.

Arriva in F1 lo scorso anno dopo una buona stagione in Formula 2, che comunque conclude al terzo posto alle spalle di Mick Schumacher e Callum Ilott. Nella prima gara in Bahrain sembra avere le carte in regola per fare molto bene nella massima categoria, con un buon piazzamento in qualifica (comunque alle spalle del compagno Gasly) ed il nono posto finale. Nelle gare successive commette però troppi errori, è spesso troppo lento ed a disagio con una monoposto che Gasly porta regolarmente a punti, ed inizia ad innervosirsi con se stesso e con la squadra, nervosismo che sfocia in alcuni team radio che diventeranno presto famosi e che gli costeranno più di una reprimenda. Yuki reagisce alle critich non esattamente con la calma e la fermezza di un sensei giapponese, ma dimostra di avere carattere e un piede bello pesante. Alla fine della stagione riuscirà a battere il compagno in qualifica in una sola occasione, ma si intravede un miglioramento dopo il punto più basso della sua parabola a metà stagione. Anche lui avrà molto da dimostrare e come sempre il suo primo nemico sarà proprio il compagno di squadra, ed in tutto questo AlphaTauri potrà sicuramente contare su due piloti pronti alla battaglia e con il coltello fra i denti.


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