Mercedes sta vivendo un momento tutt’altro che facile. Ai ben noti problemi di porpoising che le stanno impedendo di estrarre il massimo dal proprio pacchetto, è stato riscontrato un eccessivo livello di drag che penalizzerebbe non poco le velocità di punta della W13 in rettilineo. Tra le possibili cause della scarsa velocità anche un piccolo passo indietro lato power unit rispetto al lavoro fatto dalla concorrenza.
Seppure agli inizi dello scorso mese si ritenesse che fosse la Ferrari a godere della power unit migliore quest’anno, dalla Federazione sono giunte indicazioni riguardo i rapporti di forza dei costruttori. Ovviamente Tombazis non ha redatto una gerarchia, ma ci ha fornito comunque un dettaglio importante: nessun produttore ha più una supremazia netta sugli avversari (qui l’approfondimento).
Questo fa tirare un sospiro di sollievo ai tecnici di Brixworth che però, anche se sono riusciti ad equipaggiare la W13 con un motore degno dei rivali, hanno perso tutto il vantaggio su cui hanno fondato tutti i loro successi negli anni passati.
Se da un lato, è pur vero che la FIA volesse un livellamento delle prestazioni (deciso anche di introdurre un nuovo combustibile E10 andato a richiedere una rivisitazione del concetto ICE), dall’altro appare piuttosto strano che una squadra come la Mercedes abbia perso il suo predominio in un lasso di tempo così breve.
Per questo ci si è chiesto se il reclutamento messo in atto dalla Red Bull, per il nuovo reparto powertrains, abbia potuto avere un impatto sensibile su reparto HPP della casa di Stoccarda. Domanda alla quale ha risposto Christian Horner a ‘Sky Sports’: “Non ne ho idea. Da parte nostra, l’intenzione era quella di reclutare soltanto le persone migliori. Abbiamo reclutato qualche persona dalla Mercedes, ma anche da tutti gli altri produttori di motori, anche al di fuori della Formula1”.
Tra le persone sottratte dalla Red Bull al team avversario ricordiamo: Ben Hodgkinson (diventato direttore tecnico), Steve Blewett (direttore di produzione PU), Omid Mostaghimi (Head of Powertrains Electronics ed ERS) e Pip Clode (Head of Mechanical Design ERS).
Così, dopo essersi ritenuto non responsabile dei passi indietro fatti dalla Mercedes, il team principal di Milton Keynes ha parlato anche dello stato di avanzamento dei lavori all’interno della propria struttura Powertrains: “Al momento abbiamo reclutato oltre 200 persone in totale. Presto lavoreranno tutte all’interno della nuova struttura. È stata una vera sfida mettere assieme l’edificio e le strutture al suo interno. Abbiamo fatto un lavoro enorme in un lasso di tempo molto breve. Siamo in linea con quello che è il nostro target”.
Red Bull si aspetta che la nuova struttura sia completamente operativa entro il termine di questa stagione.