Vasseur
28/04/2022 13:00:00 Tempo di lettura: 6 minuti

Frederic Vasseur, team principal dell'Alfa Romeo, ha rilasciato una lunga intervista ai colleghi di Motorsport.com in cui ha parlato delle principali vicende della Formula 1. Ve ne riportiamo un estratto in cui si è soffermato sull'ottimo inizio di stagione della squadra di Hinwil, su Valtteri Bottas e Guanyu Zhou, e sulla questione del limite di peso delle vetture.

Di seguito le sue parole.

Le parole di Vasseur

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Ecco quanto dichiarato da Vasseur a Motorsport.com:

Sull'inizio di stagione dell'Alfa Romeo

"Finora i riscontri sono stati ottimi. Se analizziamo la performance il bilancio è indubbiamente positivo, siamo sempre stati in lotta per buone posizioni soprattutto grazie ad un ritmo di gara competitivo. Direi che l'unico problema che abbiamo avuto finora è stato dovuto ad una mancanza di affidabilità nei test pre campionato, un imprevisto che ci ha tolto la possibilità di percorrere più chilometri. Aggiungo i punti nella gara di Jeddah, visto che avremmo concluso la corsa in sesta o settima posizione, ma alla fine siamo lì, lottiamo per la Q3 con Valtteri e la Q2 con Zhou, e stiamo portando a casa punti molto importanti. In cima a questo bilancio, indubbiamente positivo, ci metto l’atmosfera che si respira nella squadra, vedo tanta motivazione e ovviamente i primi risultati stagionali hanno contribuito ad accrescere la fiducia. Per ora siamo più che felici".

Sull'approdo di Bottas in Alfa Romeo

"Lo scorso anno quando abbiamo iniziato a parlare della possibilità di unirci per il 2022 ci siamo confrontati molto, lunghissime conversazioni, è un ragazzo che conosco abbastanza bene e mi è stato chiaro da subito che per averlo in squadra avremmo dovuto offrirgli un ruolo diverso rispetto a quello che ha avuto in passato. È difficile essere il compagno di squadra di Lewis o Max, se diamo un'occhiata a quello che è successo negli ultimi dieci anni vediamo che non è mai stato facile per nessuno essere al fianco di questi piloti, ma credo che Valtteri sia riuscito a sopravvivere in condizioni non semplici. Non siamo ovviamente stati in grado di offrirgli le stesse potenzialità della Mercedes, ma gli abbiamo dato il ruolo di leader della squadra e sono stato convinto di questa scelta perché credo che Valtteri sia un professionista molto solido e pronto a questo passo. Lo scorso anno eravamo alla vigilia di un grande cambiamento regolamentare, al via di un nuovo progetto e abbiamo messo un pilota al centro del nostro. Credo sia un passaggio molto importante, se si fa riferimento alla storia della Formula 1 è sempre stato così: Micheal con la Ferrari, Alonso con la Renault, Vettel con la Red Bull e Lewis con la Mercedes. Devi avere un pilota e capitalizzare intorno a lui, e Valtteri è stato più che entusiasta di interpretare questo tipo di ruolo unendosi a noi".

Sull'approdo di Zhou in Alfa Romeo

"Non era una scommessa. Siamo stati criticati, alcuni dei tuoi colleghi sono arrivati ad essere anche offensivi nei suoi confronti, ma alla fine l’unico aspetto che andava valutato era ciò che aveva fatto in Formula 2. Ha conquistato pole position, ha vinto gare su circuiti impegnativi, e se fai la differenza a Silverstone o in Bahrain non è cosa da poco. È un ragazzo che ha un approccio molto positivo ed è un gran lavoratore, quando non siamo in trasferta per i weekend di gara trascorre molto tempo in sede, ed avere questa attitudine in Formula 1 è una valore aggiunto sempre più importante. Zhou si sta confermando anche una bella persona ed un team player, e lo ha dimostrato subito. Valtteri ha perso una giornata di prove nei test di Barcellona per problemi di affidabilità alla monoposto, e nei successivi test in Bahrain Zhou è andato da lui spontaneamente cedendogli l’ultima sua giornata. Era la domenica, il giorno in cui c’era anche la copertura televisiva. Sono momenti che aiutano ad avere un’ottima atmosfera all’interno della squadra, da parte nostra vogliamo che Zhou cresca, abbiamo bisogno di lui ed anche Valtteri ne è cosciente, sa che avere un compagno competitivo è un vantaggio per tutta la squadra, e si è posto in modo molto trasparente nei suoi confronti. Stiamo remando tutti insieme nella stessa direzione".

Sulla questione del limite di peso (nel paddock si dice che l'Alfa Romeo sia l'unica vettura ad essere sotto il limite)

"Onestamente non capisco l’attenzione che si è sollevata su questo fronte, credo che quando si progetta un’auto da corsa quello del peso minimo sia il primo obiettivo, e faccio fatica a credere che per qualcuno dei nostri avversari il problema sia apparso in extremis. C’è stato chi ha provato a giocare una partita con la FIA cercando all’ultimo minuto di ottenere un aumento del peso minimo, ma sarebbe stato del tutto ingiusto, perché durante il nostro progetto abbiamo preso delle decisioni in termini di complessità legate anche al fattore peso, abbiamo fatto la nostra scelta. Ma il mondo della F1 è così, tutti cercano di portare acqua al proprio mulino, voglio dire… è stato subito chiarissimo che con questo regolamento sarebbe stato possibile realizzare una monoposto sotto il limite del peso, se diverse squadre hanno superato quel limite è perché hanno scelto altre opzioni, magari con vantaggi su altri fronti".


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