Le prime quattro gare della stagione 2022 ci hanno restituito una Mercedes e un Lewis Hamilton che non eravamo affatto abituati a vedere. Il porpoising e l’elevato drag sono soltanto due dei principali aspetti che stanno limitando le prestazioni sia della vettura che del sette volte campione britannico.
Anche se il campionato è iniziato con un terzo posto, le prestazioni dell’iridato sono andate poi via via scemando fino ad Imola, weekend dove il pilota ha raccolto il suo peggior risultato dell’ultimo decennio. Nonostante la possibilità di rimediare alla brutta qualifica (eliminato nel corso della Q2) tramite la Sprint Race infatti, Lewis non è comunque riuscito a raggiungere la Top-10, né al sabato, né alla domenica.
Vederlo giungere 13° al traguardo ha sollevato sul pilota un polverone assolutamente prevedibile di critiche. È per questo che al termine del GP abbiamo potuto ascoltare Wolff intervenire in radio andandogli a fornire sostegno chiedendogli scusa per avergli affidato una vettura così complessa da guidare.
Wolff: "Le performance dipendono dalla macchina, non dal pilota"
Un messaggio che il team principal della Mercedes ha poi ulteriormente spiegato di fronte ai giornalisti: “Sento che devo proteggerlo. Non è assolutamente nel suo momento di minimo. Semplicemente non sta guidando una macchina alla sua altezza” ha riferito a ‘RacingNews365.com’.
“Credo sia molto importante comprendere questo” ha chiosato. “In un certo senso, in questo momento è irrilevante che arrivi 8°, 12° o 15°… Il risultato sarebbe brutto comunque!”
Dall'altro lato però non possiamo fare a meno di notare che per un Lewis in difficoltà abbiamo un Russell in ottima forma, capace di lottare e superare i problemi della vettura portando risultati molto migliori rispetto al pilota di Stevenage. Ad Imola, George è riuscito a concludere 4° al traguardo. Il 5° posto ottenuto in Arabia Saudita è attualmente il suo peggior risultato stagionale.
Foto: Mercedes